Correre o camminare: cosa è meglio per restare in forma?

Meglio correre o camminare per dimagrire: ecco come scegliere quello che è meglio per te

È risaputo, fare movimento è fondamentale per la salute dell’interno organismo e mantenersi in forma. Se si vogliono ottenere dei risultati tangibili, però, è necessario praticare delle attività aerobiche con costanza, perché permettono di bruciare calorie. Ecco, allora, che ci si trova spesso di fronte a un dilemma: meglio correre o camminare per dimagrire? Cerchiamo di fare chiarezza, iniziando dal capire in che modo vengono bruciati i grassi.

Ecco quando e come si inizia a dimagrire facendo attività fisica

Per eseguire qualsiasi azione, che si tratti di alzare un bicchiere d’acqua o un bilanciere di 50 kg, il nostro corpo fa affidamento su una molecola nota come adenosina trifosfato (ATP): si tratta dell’enzima responsabile dell’accumulo di energia che rilasciata nei muscoli attraverso un processo chimico di scissione (catabolismo), consentendo la contrazione muscolare e, di conseguenza, il movimento. Per la sintesi dell’ATP sono necessari questi elementi:

• zuccheri, anche noti come carboidrati che non vengono utilizzati direttamente, ma immagazzinati nel fegato e nei muscoli sotto forma di glicogeno.

• grassi, una riserva presente in ogni individuo.

Il nostro metabolismo, per una questione di velocità, inizia la sintesi dell’ATP consumando prima gli zuccheri; questo perché offrono una resa migliore rispetto all’utilizzo dei grassi. Infatti, sono già presenti nei muscoli o possono essere ottenuti dal sistema epatico. Inoltre, la decomposizione degli zuccheri può avvenire sia in presenza che in assenza di ossigeno.

Tuttavia, le riserve di glicogeno nell’organismo sono limitate e quando l’intensità dell’allenamento aumenta (frequenza cardiaca circa al 60-70% della frequenza massima), il processo di catabolismo richiede un diverso tipo di combustibile: i grassi. A questo punto che, semplificando, si inizia a dimagrire (ovvero a bruciare i grassi). Ovviamente, l’indice varia da persona a persona in base a diversi fattori, tra i quali il sesso e l’età.

Quindi meglio correre o camminare per dimagrire?

Abbiamo visto che per iniziare a bruciare i grassi è necessario raggiungere una certa soglia di intensità, la quale permette ai grassi di entrare nel circuito catabolico.

A parità di tempo e distanza percorsa è meglio correre per dimagrire. D’altronde, correndo si raggiunge prima il 60-70% della frequenza cardiaca massima, quindi è possibile bruciare più grassi in un’ora di corsa, piuttosto che di camminata.

Tuttavia, chi non è abbastanza allenato potrebbe andare in affanno e non mantenere una velocità costante. Camminando, invece, si mantiene più facilmente un’andatura stabile.

Ecco come camminare per dimagrire

Facile quindi intuire che, una camminata è sempre molto utile al benessere generale, poiché apporta benefici al sistema cardio-circolatorio, immunitario e all’apparato scheletrico, ma che per dimagrire è necessario tenere un passo sostenuto in grado di aumentare al punto giusto la frequenza cardiaca e per un lungo periodo di tempo (questo avviene dopo circa un’ora, quando le riserve di grasso iniziano a coprire circa l’80% della spesa energetica. Inoltre, per aumentare il ritmo è possibile sfruttare l’interval training, ovvero movimenti con variazioni accentuate in grado di stimolare il metabolismo e allenare la resistenza, a vantaggio del cuore e del sistema circolatorio.

In ogni caso, che si scelga di camminare o correre per dimagrire, è importante monitorare il battito cardiaco, ad esempio attraverso uno smartwatch che fornisce diversi dati fondamentali durante la camminata e la corsa.

La scelta, quindi, spetta solo a te!