Ballerine, ma senza tutù: storia e mito delle scarpe flat che hanno fatto la rivoluzione

Claudia Giammatteo  | 18 Giu 2024
storia ballerine

Nel corso della storia le hanno indossare le donne più affascinanti come Jacqueline Kennedy, Audrey Hepburn e Brigitte Bardot. Le ballerine, però, sono scarpe che hanno avuto origine molto prima nel tempo e hanno sempre creato polemiche: definite “poco femminili ed eleganti”, in realtà sono sempre amatissime e diventate una vera e propria icona che richiama scene di film come “Cenerentola a Parigi” e “E Dio creò la donna”.

Le antiche origini delle ballerine nel mondo della danza

ballerine
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Con la loro eleganza senza tempo e il comfort ineguagliabile, sono diventate un’icona di stile nel mondo della moda. Ma conosciamo davvero la storia dietro queste scarpe flat così amate?

Dobbiamo tornare indietro fino al 1700, quando i nobili si dilettano con arte e danza all’interno delle corti dei re. L’idea di danza che avevano, però, era molto diversa da quella di oggi e dei tempi più recenti: infatti, non prevedeva evoluzioni e salti e i ballerini indossavano le scarpe con il tacco.

Ovviamente, questo tipo di calzatura limitava i movimenti e la libertà espressiva dei danzatori, i quali ben presto cominciarono a cercare una soluzione per seguire l’evoluzione della danza: fu così che la ballerina francese Marie Camargo. osò modificare le proprie scarpette da ballo, rimuovendone il tacco. Nacque così la ballerina e, quando i ballerini scoprirono la novità, incredibilmente comoda, si diffuse progressivamente, ma non rapidamente, nel corso due secoli.

La vera rivoluzione, infatti, si verificò nel XX secolo, negli anni ’30, grazie a Madame Rose Repetto, fondatrice dell’omonima casa di calzature francese: nel 1947, su richiesta del figlio danzatore e coreografo, Roland Petit, Madame Repetto creò le prime ballerine Repetto, ispirate alle scarpe da danza delle ballerine del Balletto dell’Opera di Parigi. Queste scarpe, realizzate con una suola piatta in pelle scamosciata, scollate sul collo del piede e un design minimalista, furono un successo immediato, poiché lasciavano la piena libertà di movimento ai ballerini.

Da scarpe per danzatori a scarpe di tutti

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Un’attrice influente inizia a indossare, per le sue evoluzioni artistiche, le nuove scarpe da ballo: stiamo parlando di Brigitte Bardot che chiese proprio a Madame Repetto di realizzare un modello appositamente per lei, le Cendrillon, per indossarle durante le riprese del film “E Dio creò la donna” del 1956, ma anche nel tempo libero.

La ballerina fu proiettata nell’olimpo delle calzature e altre grandi star le cinema se ne innamorarono. Ad esempio, Audrey Hepburn le indossò nel film “Cenerentola a Parigi” rendendole negli anni uno dei simboli del suo stile, insieme al tubino nero, i pantaloni Capri e gli occhialoni “occhi da gatto”.

Tutte le donne che cercavano una scarpa versatile e chic per ogni occasione scelsero le ballerine che iniziò a brevettare anche Ferragamo: lo stilista ideò il modello con la suola a conchiglia, ma col tempo si sono moltiplicati i modello disponibili in una varietà di colori e materiali, dalla classica pelle nera al vivace camoscio colorato, permettendo di esprimere lo stile personale in modo unico e originale!

Le ballerine oggi: come abbinarle per essere sempre alla moda

Comode, eleganti, raffinate e versatili, le ballerine possono essere abbinate praticamente con tutto, grazie alla semplicità delle linee e delle forme. Oggi  sono un elemento essenziale nel guardaroba di ogni donna moderna. Grazie alla loro versatilità, possono essere abbinate a una vasta gamma di outfit, dal casual all’elegante. Per un look casual e chic, puoi abbina le ballerine con jeans skinny o pantaloni a sigaretta e una camicia oversize. Per un’occasione più formale, opta per un abito midi o una gonna a ruota, completando il look con le ballerine per un tocco di femminilità senza sforzo.

In alternativa si può optare per delle slingback che sono adatte ad ogni occasione!

Claudia Giammatteo
Claudia Giammatteo

Pubblicista, Web Writer, Mamma. Da sempre scrivo per passione, prima sul mio diario, poi sulla carta stampata e ora sul web per trasformare in parole il valore di luoghi, cose, persone e tutto ciò che vale la pena raccontare.



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