Curiosità dei simboli sulle confezioni dei cosmetici

Redazione Amando  | 15 Nov 2023

Grazie all’inserimento di nuove normative a livello europeo, anche nel mondo della cosmesi è diventato d’obbligo l’uso di simboli sulle confezioni indicative di contenuto e uso del prodotto. Ecco qualche informazione per chiarirci meglio le idee.

Grazie alla prima normativa governativa n°713 del 1986 e sue successive modifiche sino alla n°87 del Dgls. del 2005, anche sulle confezioni dei cosmetici, oltre all’elenco dei componenti è indispensabile indicare con la simbologia europea la presenza di sostanze particolari, la scadenza e anche la modalità di riciclo della confezione. Tutto questo serve per una tutela ulteriore del consumatore, una maggiore uniformità internazionale e una maggiore leggibilità immediata; spesso però i simboli li vediamo ma non conosciamo esattamente cosa significano, può essere utile fare chiarezza per poterli leggere più velocemente e valutare quali sono quelli più importanti.

Tra i fondamentali che per legge europea è stato introdotto obbligatoriamente per i cosmetici con durata inferiore ai 30 mesi dalla direttiva 76/768/EEC è il simbolo del PAO. PAO significa Period After Opening ed è l’equivalente alimentare della data di scadenza o di consumo. Il simbolo è un ‘barattolo’ con il coperchio aperto e un numero e la lettera M indicati internamente oppure sotto o di fianco. La lettera M è il simbolo del mese (che in tutte le lingue europee comincia con M) e il numero è la durata in mesi. 12M indica che il prodotto dura dal momento dell’apertura, 12 mesi. Unica eccezione di mancanza di questo simbolo è per i prodotti monouso, come i ‘campioni’ che vengono spesso regalati in profumeria o in farmacia, perché da usare in una volta sola.

Gli ingredienti e tutte le informazioni utili all’uso del prodotto devono essere indicate obbligatoriamente in base all’INCI (International Nomenclature for Cosmetic Ingredients), ente unico per tutti i paesi della UE, ma se la confezione non lo consente per struttura o per dimensioni deve essere messa in un foglio separato contenuto all’interno della confezione o ‘legato’ in qualsiasi modo. In questo caso trovate il simbolo di un libro aperto stilizzato e una mano (sempre stilizzata) con l’indice come a tenere la pagina. Questo indica che all’interno (o in allegato) è disponibile il foglio informativo completo.

Altro simbolo che deve comparire è l’indicazione di riciclo o meno del packaging (la confezione). Se trovate il simbolo di due frecce (una bianca e una nera) racchiuse in un cerchio che si intersecano tra loro è il simbolo della conformità alle regole della raccolta differenziata, chiamato anche Punto Verde (originariamente è verde e bianco nato in Germania) in caso contrario trovate il simbolo stilizzato della figura di un uomo/donna che butta qualcosa in un cestino. Significa che quella confezione deve essere gettata nell’indifferenziata. È anche in uso il simbolo di un triangolo composto da tre frecce usato tanto in passato.

Se il prodotto è differenziabile, cioè segue le specifiche del CONAI, il COnsorzio NAzionale per gli Imballaggi, ha il Punto Verde, che è obbligatorio per quei prodotti che vengono anche commercializzati fuori dall’Italia, e spesso è associato ad altri simboli che indicano esattamente il tipo di materiale con un simbolo che può essere un triangolo composto da frecce o un cerchio che contiene una sigla significativa per l’indicazione del materiale come per esempio V o VE è il vetro (a volte le fialette), PET/PE-HD/PE-LD/PVC/PS/O (Other) sono le varie plastiche, polistirolo incluso (le confezioni in tubo di plastica, confezioni dei prodotti per i capelli o delle creme, etc etc). Esiste anche il simbolo dell’esagono che è però più spesso legato ai metalli come l’alluminio e l’acciaio che poco vengono usati in cosmesi, ma potreste trovare anche questo usato al posto del triangolo.
Non è un simbolo ma sappiate che sempre ci deve essere l’indicazione del nome del produttore o di chi lo commercializza con anche l’indirizzo completo, questo anche sui campioni.

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