Tu vorresti avere dei fine settimana tranquilli e soffri il mal di montagna, ma non glielo hai mai detto e la domenica lo segui in estenuanti scarpinate sui monti; oppure hai paura delle moto ma sei sempre dietro di lui per non deluderlo. Sogni una vita casa e figli ma non glielo hai mai confessato perché lui invece ama viaggiare ed è sempre pronto a partire. O ancora, te ne vergogni ma accetti in silenzio la sua storia “parallela” sperando che prima o poi metterà la testa a posto. Ma sarà così?
All’inizio di una storia sono molte le donne che scelgono si mostrarsi diverse da quelle che in realtà sono, accettando e sopportando condizioni sgradite.
Spesso è la paura di restare sole ed essere scartate immediatamente senza che lui abbia avuto il tempo di accorgersi del nostro valore. Ma molto spesso la componente più forte è il desiderio di assomigliare e piacere il più possibile al partner, con il sogno di rappresentare per lui quello che cercava da sempre in una donna. Ma tutto ciò rischia di confondere le cose scontentando entrambi perché prima o poi emergerà la vera te! Mostrarsi accondiscendenti all’inizio di una storia, dargliele tutte vinte, chiudere un occhio su questioni fondamentali nel tempo saranno atteggiamenti fatali e la storia sarà destinata ad arenarsi.
Anche se può costare caro, conviene sempre mostrarsi per ciò che si è, mettendo a nudo le proprie insicurezze e fragilità: non aver paura di far capire cosa ti piace, che sei una tradizionalista e talvolta gelosa, in fondo se tu! Fingere di essere un’altra non è giusto non solo nei suoi confronti ma soprattutto nei tuoi, perché ti sminuisce come persona.
In proporzione sono di più le donne che si annullano per amore rispetto agli uomini perché per motivi culturali sono più abituate a considerarsi deboli e fragili, dipendenti e bisognose di una persona a cui appoggiarsi.
Si tratta molte volte di donne che si amano poco e che quindi cercano nel partner rassicurazione ed è la paura di non essere amate e accettate che le porta ad adattarsi esageratamente al partner reprimendo i propri bisogni. Bisogna imparare invece ad essere assertivi cioè esternare chiaramente i bisogni e le emozioni che viviamo.
Rinunciare a se stesse per amore è una dipendenza affettiva che ha origini antiche infantili. Vissuti di abbandono, violenze, esperienze intense che hanno lasciato una ferita. Molto spesso nell’altro si cerca qualcuno che possa rimarginare i nostri dolori antichi, e la coppia è un modo per “riparare” il passato.
La prima cosa da fare è ristabilire un contatto con se stesse, capire ciò che davvero desideriamo e cosa ci piace. Imparare a dirlo a noi stesse per poi poterlo comunicare agli altri e al partner. Non pensare che fare tutto ciò che lui vuole è un modo per tenerlo stretto; prima o poi si stuferà perché il bello nella relazione è lo scambio e la differenza. Se capiamo che in tutte le nostre storie ci mettiamo in disparte è forse giunto il momento di farsi un’analisi, chiedere aiuto ad uno psicologo e imparare ad amarsi di più.
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