La vernice caseosa si forma intorno alla pelle del bambino durante l’ultimo trimestre di gravidanza.
Lo avvolge come una pellicola e il suo compito è quello di impedire che il liquido amniotico contenuto nell’omonimo “sacco”, nel quale il bambino è immerso aggrinzisca la sua pelle. Tutti quanti durante la vita intrauterina ne sono coperti. La vernice caseosa è composta da protidi, vitamine e grassi. Ha sia la funzione di proteggere la pelle, sia quello di aiutare il corpo del neonato a mantenere il giusto calore durante le prime ore di vita.
Quando il bambino viene alla luce è sempre parzialmente coperto da questa “crema” e i punti dove è più facile vederla sono schiena e testa. Questo perché man a mano che la gravidanza giunge al termine, si riassorbe. Ecco che una volta nato ve ne saranno poche tracce. I bebè prematuri invece, ne sono cosparsi praticamente del tutto.
Quando un bambino nasce parzialmente o completamente coperto da questa pellicola, viene spesso definito “sporco” o “nato con la camicia” ed ecco che viene sottoposto subito ad un’accurata pulizia che, spesso, però avviene con una frizione energica. Sarebbe importante non rimuovere la vernice caseosa meccanicamente, perché la pelle del piccolo la assorbirà completamente entro due giorni. Si potranno invece rimuovere dopo i residui, presenti soprattutto nelle zone inguinale e ascellare, con dell’olio.
Come abbiamo visto il suo compito principale è quello di proteggere la pelle del piccolo quando si trova nella pancia della mamma. Le sue proprietà, però, vanno anche oltre. Si tratta infatti di un antibatterico “naturale” che protegge la pelle dalle infezioni e la idrata.
Alcuni scienziati analizzandola hanno scoperto che all’interno vi sono alcune delle sostanze che si trovano anche nel latte materno, le quali riescono a inibire la crescita di alcuni patogeni come lo streptococco B e l’escherichia coli.
Lasciare intatta la vernice caseosa sulla pelle, l’aiuta a mantenersi idratata e priva di squame. Inoltre vi è anche una diminuzione inferiore del pH. Grazie ad alcuni studi poi, è stato scoperto che si tratta di un rimedio ottimo contro ferite, radicali liberi e infezioni.
Molti esperti quindi consigliano di posticipare il primo bagnetto, in modo da non togliere ai bambini alcune proteine antimicrobiche essenziali.
Si può trovare la vernice caseosa anche nella zona dei genitali, specialmente per quanto riguarda le bambine. La cosa importante è mantenere la pelle ben pulita, senza però cercare di rimuovere questo prezioso strato. Alcune volte eccessi di vernice caseosa si depositano anche nelle orecchie. Può essere causa di assenza di risposta durante gli screening neonatali che registrano le emissioni otoacustiche. In tal caso non è indice di problemi all’udito, ma di presenza di questa sostanza nel condotto che impedisce, appunto, di registrare la risposta.
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