Pare proprio che anche nella modalità di affrontare la fine di una storia, uomini e donne siano diversi: lei soffre molto all’inizio ma poi si riprende più in fretta, rispetto a lui che inizialmente assorbe il colpo per poi trascinare all’infinito la delusione.
La fine di una relazione porta sempre sofferenza, soprattutto se la storia dura da tempo, se i partner sono sposati ed hanno figli.
Talvolta la coppia tenta e ritenta prima di decidere di lasciarsi, in altri casi la rottura arriva come un fulmine a ciel sereno perché magari causata da un tradimento, o ancora viene vista come unica soluzione ai numerosi problemi.
Qualunque sia il motivo che spinge a lasciarsi, la fine di un amore è sempre fonte di sofferenza, ma secondo una recente ricerca uomini e donne affrontano la perdita in modi diversi.
Lui e lei non solo hanno modalità diverse nell’esprimere il malessere per la rottura, ma anche modi diversi di affrontarla.
È quanto è emerso dallo studio effettuato dalla Binghamton University e dello University College London; la ricerca ha coinvolto 5705 persone di diversi Paesi, tutti reduci dalla fine di una storia d’amore e ad ognuno è stato chiesto di indicare, su una scala da 1 (assente) a 10 (insopportabile), la sofferenza fisica e psicologica provata in questa situazione.
Le donne inizialmente toccano il fondo, si disperano, hanno vere e proprie crisi di ansia, attacchi di panico, tachicardia, gastritie mal di testa: un cedimento fisico e psicologico, somatizzano il dolore, ma riescono in poco tempo a recuperare.
E dopo crisi depressive, lacrime e sofferenza si tirano su le maniche pronte per accudire nuovamente i figli, per vivere un nuovo amore e andare avanti.
Gli uomini, invece, pare non provino alcun disturbo psico- fisico legato alla fine della relazione tuttavia si trascinano un malessere per molto tempo perché non riescono ad accantonare rabbia e delusione e hanno paura ad instaurare nuovi legami seri perché temono la competizione e si convincono che quanto perso è insostituibile.
Ma da cosa deriva questa reazione così differente? I comportamenti diversi hanno una base evolutiva: quando finisce una storia le donne rischiano di più perché si trovano a crescere i figli da sole o a non essere protette da un uomo. Perciò dopo i primi tempi di smarrimento per aver perso tutto ciò in cui avevano creduto, la loro priorità è assicurarsi il benessere, non perdere tempo perché hanno un orologio biologico da seguire.
Gli uomini, invece, non avendo particolari rischi hanno una spinta minore a lasciarsi tutto alle spalle e iniziare una nuova vita.
Pare che l’85% della popolazione adulta abbia vissuto almeno una volta nella vita un abbandono traumatico da parte del partner che ha intralciato l’elaborazione del lutto amoroso e intaccato il benessere.
Per questo motivo, secondo Craig Morris, coordinatore dello studio, i dati emersi dalla ricerca sarebbero molto importanti: riuscendo a capire meglio la reazione psico fisica delle persone quando affrontano la fine di un amore, si potrebbero prevenire alcuni comportamenti pericolosi ( depressioni, suicidi, abuso di alcol e droghe).
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