Nasce nel XVII secolo a Conca dei Marini e si distingue nella pasticceria campana per la sua forma conica e il ricco ripieno profumato e diverso dal solito. Questo dolce, frutto dell’ingegno di una monaca del Monastero di Santa Rosa, rivela una di quelle tante storie culinarie che nascono dalla necessità ma che elevano gli avanzi a qualcos’altro.
La sfogliatella di Santa Rosa, col suo gusto particolare, suscita una curiosità irresistibile: come può una semplice variante della sfogliatella napoletana essere così buona e così diversa? Vi proponiamo sia la ricetta originale che la nostra variante in versione sprint, pronta in mezz’ora.
La sfogliatella di Santa Rosa nasce nel Monastero di Santa Rosa da una monaca che, per non sprecare gli avanzi di semolino, li unisce a ricotta, zucchero, cannella e vaniglia, finendo per creare un ripieno inaspettatamente ricco e aromatico. L’impasto venne poi avvolto in una sfoglia di pasta e cotto, formando una delizia dalla caratteristica forma conica.
Con il tempo, questa creazione monastica si trasformò in simbolo della pasticceria campana. La sfogliatella Santa Rosa, celebrata per il suo gusto unico, si diffuse ben oltre le mura del monastero e conquistò il palato dei locali e dei turisti.
Sfogliatella di Santa Rosa
Iniziate mescolando la farina, il burro e un pizzico di sale per preparare la pasta sfoglia. Dopo aver lasciato riposare l’impasto, stendetelo con un mattarello. Utilizzate un tagliapasta per ritagliare dalla sfoglia tanti cerchi del diametro di 10 cm. Su metà di questi cerchi, distribuite un po’ di confettura di amarene e crema pasticciera.
Ripiegate i cerchi su loro stessi, sigillando le estremità con un po’ di rosso d’uovo battuto. Spennellate la superficie dei dolci con lo stesso uovo. Cuocete in forno preriscaldato per circa 30 minuti. Una volta raffreddate, guarnite le sfogliate con un po’ di crema pasticciera, qualche amarena e cospargete di zucchero a velo.
La sfogliatella di Santa Rosa si distingue nettamente dalla classica sfogliatella napoletana in diversi aspetti. Innanzitutto, la forma: la Santa Rosa presenta una silhouette conica specifica, a differenza della forma allungata e mezzaluna della sfogliatella napoletana. Il ripieno è un altro elemento distintivo: la Santa Rosa è ricca di un composto di ricotta, semolino, zucchero, cannella e vaniglia, mentre la napoletana varia tra ricotta e semolino, crema pasticcera, cioccolato o altri ingredienti. Infine, la preparazione: la sfogliatella Santa Rosa viene realizzata esclusivamente con pasta sfoglia, a differenza della napoletana che può essere anche di pasta frolla.
Pila di sfogliatelle
Per la preparazione della sfogliatella Santa Rosa, cominciate preparando la pasta sfoglia: in una ciotola, unite farina 00, acqua, sale e zucchero, impastando fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo. Avvolgete l’impasto nella pellicola e lasciatelo riposare in frigorifero per almeno 30 minuti. Intanto, preparate il ripieno: cuocete il semolino con acqua e sale, mescolando fino a cottura completa.
Dopo il raffreddamento, in una ciotola, amalgamate la ricotta con zucchero, aroma di arancia, vaniglia e cannella. Unite il semolino cotto al composto di ricotta. Stendete la pasta sfoglia in un rettangolo sottile, tagliatela in strisce di 10 cm di larghezza, e spalmatevi il ripieno, lasciando un bordo libero. Arrotolate le strisce formando dei cilindri, tagliateli a metà creando forme coniche. Spennellate le sfogliatelle con lo strutto e cuocetele a 180°C fino a doratura.
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