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Truffati in vacanza? Il rimedio c'è!

Per molti le vacanze sono finite; ma se per alcuni sono state all’insegna del relax e della soddisfazione, per altri si è trattato di vacanze truffa.Ma non tutto è perduto, perché i viaggiatori hanno diritto a risarcimenti adeguati al tipo di danno subito

Truffati in vacanza? Il rimedio c'è!

Se quando si arriva sul luogo di villeggiatura si riscontrano delle differenze di trattamento rispetto a quanto stipulato nel contratto, è necessario reclamare tempestivamente. Bisogna contattare il tour operator, o il rappresentante locale, in modo da trovare un accordo già durante la vacanza.
Se però le proteste non producono alcun risultato, il viaggiatore deve inviare alla compagnia, entro e non oltre 10 giorni lavorativi dalla data del rientro, una raccomandata con ricevuta di ritorno, nella quale vengono indicati in modo dettagliato i disservizi e le inadempienze che si sono verificate durante il soggiorno. È fondamentale dimostrare le mancanze riscontrate e gli eventuali danni subiti, anche fisici, con certificati, fotografie, filmati, testimonianze e ricevute delle spese.

Credits: Foto di @free-photos | PixabayIl risarcimento
Solitamente quando il tour operator riceve un reclamo scritto da un cliente può proporre un indennizzo in denaro, o un bonus da usare per un viaggio futuro. La prassi stabilisce che quello che si può definire risarcimento standard è pari al 20% del valore dell’intero pacchetto turistico.
Se l’offerta soddisfa il consumatore, la contestazione si conclude in via extragiudiziale, con un accordo tra le parti. Se invece, l’organizzatore respinge la richiesta o propone un indennizzo insufficiente, il turista può andare per vie legali davanti al Giudice di Pace o in Tribunale, a seconda che il valore della causa sia compreso o superi i 2.500 euro.

Credits: Foto di @qimono | PixabayL’indennizzo
La tutela più efficace per il malcapitato vacanziere è il risarcimento del cosiddetto “danno da vacanza rovinata”.
È una tutela postuma perché può essere attuata solo al rientro dal viaggio, ma garantisce un indennizzo per i danni subiti.
Più è grande il divario tra ciò che era scritto nel contratto e ciò che si è trovato, più severe sono le sanzioni stabilite dal giudice. Se il fatto è provato e si configura un danno, il tour operator ne dovrà rispondere. Al viaggiatore potranno essere riconosciuti non solo le perdite  patrimoniali subite, ma anche i danni morali e esistenziali, determinati dallo stress e dai disagi sopportati in un periodo che dovrebbe essere di relax e svago.

Credits: Foto di @analogicus | PixabayChi acquista il viaggio su internet
I diritti di chi compra un viaggio on line sono gli stessi di chi si rivolge in agenzia. Pertanto se ci sono problemi o disservizi si potranno comunque usare i diversi  meccanismi di tutela previsti dal Codice Civile. È fondamentale però conservare le conferme e le ricevute e i contratti del viaggio comprato.

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