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La tradizione del tartufo in Piemonte

Assaggiare una delizia per il palato, nella bella cornice delle colline piemontesi.

La tradizione del tartufo in Piemonte

Un tempo il tartufo, chiamato tuber dai Romani, era considerato solo una merce da esporre e vendere. Nel tempo, però, le zone piemontesi, ricche di questo fungo “sotterraneo”, hanno pensato bene di creare un vero e proprio business e sono nate fiere, mercati, mostre ed eventi.
Così ogni anno, a partire dal 1930, la città di Alba, in provincia di Alessandria, ospita la Fiera Del Tartufo Bianco, evento che celebra tutto ciò che il territorio piemontese esprime.

La Fiera del Tartufo Bianco di Alba
Anche quest'anno si è svolto l'ormai consueto evento che ha come protagonista assoluto il tartufo bianco.
Per chi non lo sapesse questo “fungo” a partire dal dopoguerra venne spedito dal ristoratore e albergatore Giacomo Morra ai vip dell'epoca, facendo così diventare divi come Rita Hayworth, Alfred Hitchcock, Winston Churchill e molti altri testimonial del prodotto della sua terra.
Il cuore della Fiera è nel Palatartufo, dove si tiene il mercato mondiale del Tuber magnatum pico e, oltre a poter acquistare le “pepite” rigorosamente selezionate e controllate da commissioni di qualità, si può anche vedere, toccare, annusare e imparare a utilizzare questo ingrediente per le nostre ricette.
Durante questo periodo poi quasi tutti i ristoranti della zona propongono menù dedicati al tartufo e chi sa apprezzarlo potrà fare una vera e propria scorpacciata.

Credits: Foto di @FancyCave1 | PixabayAlba e dintorni
Alba è un centro medievale con le tipiche case-torri e una storia importante: alla fine della seconda guerra mondiale combatté una strenua resistenza all'invasione nazi-fascista e dal 10 ottobre al 2 novembre 1944 la città si proclamò “libera Repubblica d'Alba”.
Qui, oltre a respirare la storia, si possono ammirare le belle case affacciate sulla via maestra e Piazza del Risorgimento, con le tre torri e il duomo quattrocentesco. Per chi poi volesse visitare i sotterranei della città, l'ufficio turistico propone gite con un esperto archeologo come guida.
Poco distante, a Grinzane Cavour, si trova il castello del XII secolo, che fu di proprietà del Conte Camillo e oggi ospita un museo e allestimenti sul tartufo. Tra le antiche mura si trova poi l'enoteca regionale, un posto adatto a chi vuole assaggiare e comprare gli ottimi vini piemontesi e le grappe.

Credits: Foto di @MaxCandela | PixabayTra colline, cibo e buon vino
Chi si appresta a trascorrere un week end da queste parti, può alternare mangiate di tartufo, accompagnate da un buon vino locale, come Barolo o Barbera, e poi “digerire”, passeggiando alla scoperta di castelli, santuari e itinerari tra le colline piemontesi.
Chi avesse tempo, può anche decidere di visitare la non lontana Torino, con la sua Mole Antonelliana, Piazza Castello e Piazza San Carlo.

Dove Dormire
Ad Alba, il B&B La Terrazza sulle Torri ha una notevole vista panoramica e si trova proprio in centro. In alternativa il B&B Violetta, che offre pacchetti vacanza nel periodo della fiera.
Per gustare, invece, ottimi piatti con una spolverata di tartufo, senza però svuotare troppo il portafoglio, potete provare l'osteria Divin Roero a Vezza d'Alba.

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