L'isola del Giglio è una delle perle del Mar Tirreno: dista poco più di 15 km dall'Argentario ed offre acqua cristallina e paesaggi mozzafiato.

Sentendo il nome giglio la nostra mente di primo acchito va all’immagine dello splendido fiore bianco e profumato…
ma in realtà non è di quello che vogliamo parlare, bensì dell’Isola del Giglio e, curiosità non da poco, il suo nome deriva dalla latinizzazione del vocabolo greco Capra ovvero Aegilium, Isola delle Capre e non come si potrebbe pensare dal fiore o dalla dominazione fiorentina.
L’isola del Giglio è situata di fronte al promontorio dell’Argentario, al centro del Mar Tirreno, tutta la sua bellezza è racchiusa in appena 21 kmq.
È caratterizzata da un clima mite, così da rendere la vacanza un vero momento di piacere e relax; il mare che la circonda è cristallino, color smeraldo con fondali pescosi.
L’Isola è costituita quasi esclusivamente da quarzomoniti (granito), ed ha natura prevalentemente montuosa, le sue scogliere si trovano in parte nell’area protetta del Parco nazionale dell’arcipelago toscano.
Le spiagge in estate sono affollatissime, le più belle sono le cale delle Caldane e delle Cannelle, sulla costa orientale, per quanto riguarda la costa occidentale di grande bellezza e importanza possiamo ricordare la spiaggia del Borgo Campese.
Questa isola è nata 5 milioni di anni fa e deve alla sua posizione geografica l’origine della sua storia avventurosa e contesa. Visse uno dei momenti di maggior splendore sotto il dominio Romano della Famiglia dei Domizi Enobardi, proprietari della monumentale Villa patrizia, diventando un nodo marittimo fondamentale negli scambi fra le Province; nell’805 Carlo Magno donò l’Isola all’Abbazia delle Tre Fontane, ma dopo varie vicende passò agli Aldobrandeschi, ai Pannocchieschi, ai Gaetani, agli Orsini e al Comune di Perugia.
Nel 1241 nelle acque Gigliesi, la flotta di Federico II distrusse quella Genovese che portava a Roma i Prelati per il Concilio convocato da Gregorio IX contro lo stesso Imperatore. Dal 1264 l’Isola fu tenuta dai Pisani, nei secoli successivi, l’Isola subì numerose dominazioni.
Dal 1799 inizia un periodo tranquillo che favorì una ripresa economica e demografica.
Oltre che famosa per la sua storia “travagliata”e per la bellezza delle sue coste, da ammirare in questa piccola isola c’è il Castello, che è ora diventata la sede municipale, è cinto da imponenti mura intervallate da tre torri a pianta circolare e sette a base rettangolare, è stato più volte ampliato e restaurato. A tutt’oggi pressoché intatto, nel suo interno fanno di Giglio Castello una meta suggestiva le vie strette e la Piazza XVIII Novembre, sulla quale domina la Rocca Aldobrandesca.
L’ultimo centro abitato a nascere nell’isola è Campese che oggi costituisce l’insediamento turistico più importante dell’Isola con al sua bella e ampia spiaggia sabbiosa. I venti che spirano da sud, che qui giungono alle spalle, fanno della baia una “palestra” ideale per amanti di surf e vela; mentre l’esposizione ad ovest ne fa teatro di stupendi tramonti.
Questa romantica baia è incorniciata da un lato dal Faraglione e dall’altro dalla torre medicea, costruita tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo.
Isola del Giglio, piccola terra dove si incontrano grandi culture, grandi bellezze e grandi divertimenti!