Ecco ritornare alla ribalta uno dei gruppi mito degli anni ’80, con tanta grinta e tanta voglia di fare musica, anche i critici sono entusiasti di questo nuovo album.

I Duran Duran hanno pubblicato il loro nuovo album: All you need is now. Le quarantenni sicuramente se li ricordano e non solo loro; negli anni Ottanta si dividevano i favori del mondo femminile con gli Spandau Ballet, erano definiti dandy, vestivano abiti vistosi, con trucco marcato sul viso, sono stati i predecessori dell’uomo metrosexsual.
Riconosciamolo, non dal punto di vista musicale, ma i Duran Duran hanno avuto una marcia in più, il fascino di Simon LeBon è stato veramente notevole, in quegli anni è stato addirittura realizzato un film, dove un’adolescente raccontava la sua realtà dal titolo Sposerò Simon LeBon. Dopo trent’anni LeBon è tuttora sposato e con la stessa donna, ha dei figli più che maggiorenni, ma soprattutto il gruppo è ancora attivo e, dopo le variazioni della formazione durante tutti questi anni, eccoli tornare all’origine, i 2 Taylor, John e Roger (che non sono parenti), Nick Rhodes e Simon. Ma questi “vecchietti” cosa avranno mai da dire?
Dopo l’album di “ritorno” Astronaut del 2004, che ebbe un discreto successo grazie anche all’uso del singolo per una campagna pubblicitaria, e Red Carpet Massacre del 2007, sembra che ci sia stata una nuova voglia di ritornare a suonare come tanti anni fa.
John ha i capelli un po’ più corti e qualche ruga in più, Nick è rimasto quasi lo stesso, così come Andy, mentre Simon ha aggiunto la barba e Roger qualche chilo, ma hanno finalmente terminato il loro tredicesimo album, All you need is now, che è stato pubblicato a fine 2010 in digitale ed è balzato immediatamente al 2° posto come album più scaricato da iTunes.
Cosa ha di tanto speciale All you need is now? Da una dichiarazione alla stampa di LeBon, questo disco è il sequel naturale del loro secondo album, poiché dopo Duran Duran e Rio, sembra ci sia stato “il blocco del creativo”, che abitualmente accade dopo un primo best seller, mentre per l’icona dei gruppi New Age è accaduta la crisi del terzo album…anche se questa ha poi generato un disco diverso come Seven and the ragged tiger.
Bisogna dire grazie all’aiuto dell’esperto produttore/cantante Mark Ronson, che ha collaborazioni con artisti di fama mondiale, da Madonna a Lily Allen: dopo averli conosciuti, il producer li ha convinti a ritornare in studio, per partorire quello che secondo Nick Rhodes è il loro miglior album dopo venti anni. Cosa ci dobbiamo aspettare? Un ritorno totale alle sonorità degli anni Ottanta? In parte, ma il tutto rivisto e aggiornato in chiave attuale, come ha fatto Madonna con la vecchia dance. I brani sono i seguenti:
All you need is now
Blame the machines
Being followed
Leave a light on
Safe
Girl panic
The man who stole a leopard
Runway runaway
Before the rain
La prima traccia, che è anche il primo singolo, apre con un’atmosfera lievemente tenebrosa e con i sintetizzatori che ricordano un po’ i Depeche Mode, sviluppandosi poi nel pop che ha caratterizzato Simon&Co., con anche i tipici cori del gruppo. Ecco il video ufficiale:
La seconda e la quarta traccia sono forse le due canzoni che fanno sicuramente un tuffo nel passato delle vecchie sonorità, quindi preparate l’accendino come per Save a prayer.
L’altra canzone che è però sicuramente diversa ed è stata definita dalle più importanti riviste di musica un “quasi capolavoro”, come lo fu The Chaffeur, è The man who stole a leopard.
Safe è invece il brano più moderno, come accadde per Rio sono state inserite nuove sonorità e nuove tecniche, grazie alla musica elettronica, che attualizzano al massimo il suono.
Se non siete tecnologici o non volete scaricarlo da iTunes, dovrete aspettare febbraio per acquistare il CD nei negozi di musica. Preparatevi però perché in primavera inizierà il tour live europeo della band più rappresentativa degli anni ’80!