In questo periodo in cui la neve impazza in alcune regioni italiane, ecco alcuni consigli utili per guidare in sicurezza

Inverno tempo di... neve. Spesso, questa suggestiva condizione atmosferica può mettere una certa ansia a chi ha paura di guidare, o comunque essere vista con sospetto anche da chi è più abile nella conduzione di un automezzo. Ecco alcune dritte su come gestire al meglio la situazione prima e durante la partenza.
La soluzione migliore, per praticità e sicurezza, in tutte le condizioni climatiche invernali di guida è di montare sulla propria autovettura dei pneumatici invernali (o cosiddetti pneumatici termici) che, come ricorda il Codice della strada, devono essere presenti in tutti gli alloggiamenti. Il Codice stesso, inoltre, consente il transito nelle strade dove vige l’obbligo delle catene. Hanno un costo medio del 15% maggiore rispetto ai pneumatici estivi.
Catene & co.
Invece le catene da neve devono essere montate sulle ruote motrici. Nelle autovetture con trazione delle quattro ruote motrici, le catene vanno montate sull’assale, dove la coppia motrice è maggiore. Per sapere qual è l’assale in questione, consultare il manuale d’uso della vettura. Lo stesso manuale può indicare limitazioni al montaggio delle catene su determinati pneumatici. In questi casi ci sono soluzioni alternative, tipo le raggiere “Spikers Spider”.
Spesso sulle strade innevate è sparso del sale, che contribuisce e facilita lo scioglimento del manto nevoso presente. È buona norma, di conseguenza, l’impiego dei tergicristalli per tenere pulito il parabrezza in modo da mantenere un’ottima visuale, in questi casi fondamentale. Prima di mettersi in marcia è bene assicurarsi del livello del liquido del lavavetri presente nel motore, se necessario aggiungere del detergente antigelo. Inoltre verificare l’orientamento ed il funzionamento degli spruzzatori e la funzionalità delle spazzole.
Norme sempre valide
In marcia limitare la velocità e aumentare la distanza di sicurezza dal veicolo che ci precede. Infatti, a causa della patina gelata presente sull’asfalto, i pneumatici, anche se invernali, e con maggiore ragione con le catene montate, hanno una minore aderenza al suolo.
Agire con molta delicatezza sui comandi. Mai pigiare bruscamente sul freno, si ha l’effetto opposto, cioè si slitta vanificando il tentativo di frenata, piuttosto usare il “freno motore”, effetto che si determina scalando di una marcia.
Mettendosi in marcia, inserire immediatamente la “seconda” perché garantisce una partenza più dolce con un comportamento della vettura maggiormente controllabile.
Ricordarsi che le vetture con le quattro ruote motrici non procurano vantaggi particolari in frenata ed in discesa rispetto alle vetture normali.
Per chi ama le due ruote...
Anche per i centauri esistono delle regole da rispettare per evitare guai seri per se stessi e per gli altri.
Anche in questo caso sono in commercio dei pneumatici invernali, o termici, oppure dei pneumatici chiodati che, però, hanno un grosso limite. Infatti, guidando una due ruote con questi pneumatici in condizioni stradali normali a lungo andare si rischia di danneggiare il pneumatico stesso e le sospensioni della moto.
Attenzione al ghiaccio!
In caso di fondo stradale ghiacciato o innevato ovviamente esistono dei suggerimenti per la propria incolumità.
In fase di partenza, come nelle autovetture, è meglio usare la seconda marcia per evitare che la moto abbia un comportamento brusco e violento. Cercare di tenere il gas “chiuso” e giocare con la frizione per tenere il più possibile il mezzo sotto controllo.
I piedi vanno tenuti vicino al terreno, soprattutto quello del cambio, i freni vanno dosati a piccoli colpetti e con delicatezza e procedere molto lentamente, quasi a passo d’uomo, per fare in modo che l’equilibrio sia il meno precario possibile.
Se si deve affrontare una salita, evitare di prendere rincorse, è pericoloso, oppure è inutile insistere col gas, ma si può ricorrere ad un piccolo espediente: prendere dei pezzi di corda o cinghia e legarli, per il largo, attorno al pneumatico ed al cerchione, a breve distanza. Facendo così il pneumatico avrà maggiore aderenza.
In discesa, invece, la situazione è più difficile. Con gomme stradali è un’impresa impossibile, si rischia di scivolare con la moto sdraiata per l’intero tratto. Ma con pneumatici da enduro stradale si può tentare una discesa estremamente lenta coi piedi per terra, la prima marcia inserita ed i freni appena sfiorati a colpetti delicati, evitando di curvare o inclinarsi.