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Dalai Lama

La guida spirituale dei buddhisti tibetani, nonostante l’esilio, riconosciuto e conosciuto in tutto il mondo.

Se vi chiedessero “Chi è Tenzin Gyatso?” sicuramente avreste difficoltà a dare una risposta sensata. Non è l’ultima star scoperta da Quentin Tarantino o il cattivo dei Pokémon.

Tenzin Gyatso è noto al mondo per essere il XIV Dalai Lama, uomo di grande spiritualità. La libera traduzione del suo nome è “oceano di saggezza”, o meglio dal tibetano Dalai = Oceano e Lama = Guru, che in sanscrito vuole dire Maestro spirituale . Tutto il percorso della sua vita è stato una rappresentazione del suo nome e della sua filosofia.

Premio Nobel per la pace nel 1989, portatore principale della bandiera della non violenza, prima autorità spirituale del buddhismo e capo dello stato del Tibet. In questa sua veste di potere temporale è però in esilio dal 1959, da quando il governo di Pechino invase il Tibet nel 1950 e, nonostante l’appoggio degli Stati Uniti, non si arrivò a un accordo con i negoziati del 1954; purtroppo si arrivò invece ad una rivolta interna che costrinse il Dalai Lama alla fuga con altri centomila profughi, nel nord dell’India, a Dharamsala dove tutt’ora risiede e dove è ubicata la sede del Governo Tibetano in Esilio.

Cartina Cina, Tibet, India

Nato il 6 Luglio del 1935 in un paesino ai confini con la Cina, venne riconosciuto come reincarnazione del XIII Dalai Lama a 3 anni e mezzo, dai Maestri che seguirono alcune indicazioni sovrannaturali e apparizioni di segnali che indicarono la casa dove Tenzin Gyatso viveva e dove lo incontrarono in incognito. Parlava una lingua che non poteva conoscere e individuava come propri gli oggetti appartenenti al suo predecessore. Superate altre prove di identificazione fu ufficialmente riconosciuto come la reincarnazione di Gedum Drupa, primo Lama nato alla fine del mille e trecento. Primo a essere la manifestazione vivente del Dalai Lama al Parlamento EuropeoBuddha della Compassione, nato con lo scopo, come tutti i suoi successori, di “guidare alla felicità quanti più esseri senzienti possibili, senza nessuna distinzione di sesso, religione, classe, etnia o altro”.

E questo è quanto il XIV Dalai Lama va predicando tramite i principi della non violenza, dando semplici indicazioni di comportamento e parlando e interagendo con tutti i potenti della terra: ha incontrato re e regine, capi di stato, uomini politici, capi religiosi (papi inclusi), personaggi influenti economicamente o per importanza personale.

Dalai Lama e Richard GereHollywood ha una vasta schiera di suoi sostenitori, primo fra tutti Richard Gere.

Continua a cercare un accordo con la Cina, i rapporti formali sono ripresi negli anni novanta ma sino a oggi nessun accordo è ancora stato raggiunto, si discute delle condizioni del rientro in Tibet di Tenzin Gyatso e dell’autonomia del Tibet negli affari interni. Durante questi anni ci sono stati episodi di repressione verso il popolo tibetano come il rapimento di Gedhun Choekyi, undicesima reincarnazione del Panchen Lama, proclamato dal Dalai Lama nel 1995. La Cina nominò come reincarnazione un altro bambino, Gyancain Norbu, non riconosciuto però dal popolo tibetano. Gedhun Choekyi è tutt’ora prigioniero del governo cinese e questi episodi non hanno fatto che rafforzare il seguito e il sostegno al Dalai Lama.


La sua dottrina è semplice, alcuni dei principi enunciati all’inizio del millennio sono:

Segui sempre le 3 "R": Rispetto per te stesso, Rispetto per gli altri, Responsabilità per le tue azioni”

Ricorda che non ottenere quel che si vuole può essere talvolta un meraviglioso colpo di fortuna”

Apri le braccia al cambiamento, ma non lasciar andare i tuoi valori”

Quando ti accorgi di aver commesso un errore, fai immediatamente qualcosa per correggerlo”

Giudica il tuo successo in relazione a ciò a cui hai dovuto rinunciare per ottenerlo”


Li potete trovare sul suo sito ufficiale Dalailama.com. Se solo veramente seguissimo questi principi, banali ma efficaci, forse ci sarebbe un mondo migliore? Decidete voi.

Di © Riproduzione Riservata
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