In questo modo sono nati anche i gemelli di Ricky Martin, che ha scelto una madre in affitto, che si è sottoposta alla fecondazione assistita con il seme dell’artista, portando avanti la gravidanza, in cambio di un’ingente somma di denaro.
In Italia questa tecnica è vietata, perché prevede che il feto, durante i nove mesi, sia “ospitato” nel ventre di una donna estranea alla coppia. Questa al termine della gravidanza cede il bebè alla coppia, o al genitore single, senza pretendere alcun diritto sul minore.
In cosa consiste
L’affitto dell’utero può avvenire con diverse modalità; nel caso di Ricky Martin, per esempio, la donna che ha prestato l’utero, è anche la madre biologica del bambino. Infatti ha donato, dietro compenso, alcune sue cellule uovo, che sono state fecondate con gli spermatozoi del cantante e poi impiantati nell’utero.
Anche in una coppia che non può avere figli perché la donna è sterile avviene la stessa cosa: una donna esterna alla coppia si presta ad essere fecondata in vitro con gli spermatozoi dell’uomo e a fare crescere dentro di sé il piccolo.
Nel caso invece, in cui una donna sia potenzialmente fertile, ma non può portare avanti la gravidanza per problemi vari, utilizzerà il ventre di un’altra che sarà una sorta di incubatrice per far crescere il bebè. In questi casi si feconda in vitro l’ovulo femminile con il seme del proprio partner e si impianta l’embrione ottenuto in laboratorio, nel grembo dell’altra donna.
Infine si può fecondare l’ovulo di una donatrice anonima, oppure della madre stessa con il seme di un donatore esterno, se il marito è sterile. L’embrione viene quindi impiantato nell’utero in affitto.
Dove è legale l’utero in affitto
Negli Usa pare che quasi 9 milioni di ragazzini americani sotto i 18 anni siano nati in questo modo. Il costo dell’intera operazione è elevato, si aggira intorno ai 100 mila dollari, di cui 25mila vanno alla madre surrogata, 10mila all’eventuale donatore e il resto va alle spese medico-legali.
Se negli Usa è ormai consuetudine la tecnica dell’utero in affitto, in Inghilterra la maternità surrogata esiste dal 1985, ma è legale dal 1990, quando si è reso legale e accettabile prestare il proprio utero solo per altruismo o amicizia, senza ricevere alcun pagamento, ma solo un rimborso spese per le visite mediche.
In Francia di recente è stata presentata la proposta per legalizzare questa pratica; il procedimento che dovrebbe essere riservato solo alle coppie eterosessuali, la cui sterilità è dimostrata, ha tra gli obbiettivi principali quello di contrastare il bussines dei viaggi della speranza in paesi dove è possibile affittare un utero a costi molto alti e con procedure non sempre sicure.