E' arrivato dalla Gran Bretagna, si è poi diffuso in molte altre parti del mondo, grazie al lavoro dei social network ai quali si deve il successo e da un paio di anni il social eating è sbarcato anche in Italia. Di cosa si tratta? In poche parole significa mettersi a tavola e gustare nuove ricette, preparate da cuochi dilettanti che organizzano cene e pranzi in casa propria. Vediamo nel dettaglio come funziona questo nuovo modo di socializzare.

Complice la crisi, ma soprattutto spinti dalla voglia di conoscere e socializzare, gli inglesi hanno dato vita a questa nuova tendenza: chi ama cucinare decide di invitare nuove persone nella propria casa, condividere il cibo e socializzare, facendo pagare ai commensali solo la spesa o poco più. Gli aspetti interessanti sono due: si cena risparmiando e si fanno nuove conoscenze. Il tutto viene organizzato attraverso il web, ci si iscrive a uno dei numerosi siti di social eating, precisando se si vuol essere ospite o ospitante, e il gioco, o meglio la cena, è fatta.
Iscrizioni ai siti
Quando ci si iscrive al sito di social eating si appartiene quindi o alla categoria di chi mangia o di chi cucina; chi decide di vestire i panni del cuoco prepara un menu e lo pubblica sul sito, indicando anche il prezzo della cena, il luogo e la data dell'appuntamento. Chi decide di essere ospitato chiede di partecipare all'evento, riceve una mail di conferma, paga online il prezzo stabilito e si presenterà alla cena il giorno stabilito.
Convivialità
Gli invitati sono solitamente persone che non si conoscono tra loro, ma che considerano queste cene l'occasione per allargare il giro di amicizie; quindi sono persone aperte, che amano confrontarsi e scambiare pareri ed esperienze. Gli utenti hanno solitamente tra i 25 e i 45 anni e usano internet anche per molti altri servizi di condivisione (casa, trasporto).
Inoltre non c'è da dimenticare l'aspetto conviviale della tavola che da sempre è il luogo di scambio e confronto; il social eating amplia il concetto di “aggiungi un posto a tavola che c'è un amico in più”.
Buona cucina a prezzi modici
Chi invece ospita e cucina, non solo è una persona aperta e socievole, ma anche spesso un ottimo cuoco. Inoltre chi organizza l'evento, non solo si ripaga delle spese affrontate, ma ha anche la possibilità di guadagnare qualcosa e mettere alla prova le proprie competenze culinarie.
Gli ospiti hanno la possibilità di mangiare bene spendendo molto meno di quanto pagherebbero per una pizza e birra al ristorante.
I siti a cui rivolgersi
Nell'ultimo anno anche in Italia i siti di social eating si sono moltiplicati: alcuni si adattano ai più giovani con menu a misura di studente, altri, invece, propongono piatti ricercati per accontentare chi desidera assaporare cose nuove e altri mettono in tavola ricette della tradizione locale.
Tra i siti da visitare www.gnammo.com, www.newgusto.com, www.kitchenparty.org e www.peers.org.