Per gli esperti di tabaccologia, la nicotina è la droga perfetta, perché induce dipendenza, ma è socialmente e legalmente accettata. Viene usata per placare l’ansia, combattere lo stress e si ha la scusa di essere più produttivi dopo una buona sigaretta. Le conseguenze letali però arrivano, anche se a distanza di tempo: la dipendenza da fumo è la prima causa di morte prevenibile che colpisce 90.000 persone solo in Italia, facendole ammalare di cuore, asma, tumori e bronchiti croniche.
I fumatori possono essere incalliti, viziosi o occasionali, e dipenderebbe dal nostro codice genetico. Nonostante i divieti imposti dalla legge Sirchia nel 2005, i fumatori sono ancora numerosi perché il prezzo delle sigarette rimane comunque accettabile, c’è un marketing aggressivo e manca un’informazione efficace sui rischi. Gli interventi di prevenzione nelle scuole sono ancora troppo pochi e non funzionano come dovrebbero. Secondo gli esperti bisognerebbe aumentare il prezzo del pacchetto a 7 €, abolire i pacchetti da 10 e garantire la rimborsabilità dei farmaci per smettere di fumare. Probabilmente potrebbe essere un primo passo per allontanare i giovani dal fumo. Anche le campagne mediatiche informative potrebbero fare di più per scoraggiare chi inizia a fumare; gli spot sono troppo ironici e non sono efficaci, mentre funzionano di più le campagne “terroristiche” come quelle adottate in Inghilterra.
Smettere di fumare da soli è molto difficile, spesso c’è bisogno dell’aiuto di veri e propri specialisti. Quando si cerca di eliminare la sigaretta sono in agguato l’aumento di peso, l’irritabilità, l’ansia e la perdita di concentrazione. Tra gli aiuti efficaci ci sono il supporto psicologico individuale e di gruppo, i cerotti a lento rilascio e gomme da masticare alla nicotina. Tra i farmaci ci sono il bupropione, un antidepressivo che interviene sul meccanismo chimico della dipendenza e delle crisi di astinenza. In Italia i fumatori sono circa il 22% della popolazione e 3 su 10 hanno fatto almeno un tentativo di smettere di fumare. Tra le terapie valide si è riscontrata l’efficacia del counselling (tre minuti di counselling durante la visita sarebbero efficaci per aumentare il tasso di astensione dal fumo) e l’intervento psicologico (condotto da esperti in tossicodipendenze). Per quanto riguarda i farmaci e i sostituti della nicotina gli effetti collaterali ci sono: singhiozzo, problemi al cavo orale, disturbi gastrointestinali, mal di gola, tosse, afte, irritazioni, nausea e insonnia.
I centri antifumo sono numerosi e consultabili online sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità e della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori nella sezione Lotta al tabagismo. In alternativa si può chiamare il Telefono Verde contro il Fumo al numero 800-554088.
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