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Tatuaggi: come farli in maniera sicura?

Federica Iammatteo, 23 anni, potrebbe essere morta a causa di un tatuaggio. Simone Sbrilli, tatuatore professionista, ci spiega come fare un tatuaggio senza incorrere in alcun problema.

Tatuaggi: come farli in maniera sicura?

Al giorno d'oggi, sempre più persone si rivolgono ai tatuatori più svariati per lasciare una traccia indelebile sulla propria pelle. E' quello che ha deciso di fare anche Federica Iammatteo, 23enne, deceduta venerdì notte dopo aver sottoposto la sua pelle – nello specifico la spalla destra - ad un tatuaggio, l'ennesimo. La mattina dopo l'operazione ha cominciato a sentire formicolii, brividi di freddo. «Mi sento come se avessi addosso la febbre», ha confidato ad un'amica, prima di essere ricoverata all'ospedale San Giuseppe di Milano, nel quale è morta la sera stessa. Potrebbe trattarsi di uno shock settico, dovuto al tatuaggio, ma anche l'autopsia eseguita sul corpo della ragazza non è servita a risolvere il mistero. «Il collegamento tra il tatuaggio e la morte improvvisa per infezione è ancora tutto da dimostrare», hanno dichiarato i medici.

Effettivamente la morte di Federica Iammatteo potrebbe essere avvenuta per svariati motivi, ma anche solo il minimo dubbio che ci sia una correlazione tra il decesso e il tatuaggio ci spaventa. Potrebbe essere così pericoloso sottoporre la nostra pelle ad un tatuaggio? In quali rischi si può incorrere?
Per dare risposta a queste domande ci siamo rivolti a Simone Sbrilli, un esperto tatuatore che svolge la sua professione in un negozio nei pressi di Roma Nord.



-Simone, cosa pensi a proposito di ciò che è accaduto a Milano? Pensi ci sia una relazione tra il tatuaggio e il decesso della ragazza?
Comincio col fare le mie più sentite condoglianze alla famiglia della ragazza; quel che è successo è terribile. Come hanno già affermato i RIS, non c'è nessuna prova che la morte della ragazza sia legata al tatuaggio in sé. Secondo il mio modesto parere, la ragazza ha contratto un batterio che era nell'aria che è probabilmente penetrato tramite il tatuaggio, che altro non è che una ferita. Quindi, nei pressi della zona tatuata, le difese immunitarie erano più basse: questo le è stato fatale. Ma questa è una cosa che potrebbe accadere a qualsiasi persona in un qualsiasi momento; basta un semplice taglio per essere più esposti agli agenti patogeni.

-Quali sono le norme igieniche che voi tatuatori dovete rispettare? E, nel caso in cui non venissero rispettate, in quali rischi si potrebbe incorrere?
E' estremamente importante lavorare in assoluta sicurezza, sia per il cliente che per il tatuatore. Per questo, prima di cominciare ogni tatuaggio, si segue una prassi precisa. Si copre con della pellicola trasparente tutte le superfici che si andranno a toccare, si disinfetta la zona da tatuare con dell'antisettico, in modo da avere un piano sterile su cui lavorare, e si copre il lettino o il poggiabraccio. Dopodiché, durante il lavoro vero e proprio, bisogna aver cura di non toccare altre superfici. Inoltre è importante cambiare i guanti per ogni tipo di operazione, per evitare contaminazioni e mantenere la zona di lavoro sterile e pulita.
Se questa prassi non viene rispettata, si può incorrere nel rischio di contrarre un'infezione sulla zona. Infezione che, oltre alle diverse patologie in cui potrebbe svilupparsi, porterebbe allo scolorimento – e in alcuni casi anche all'intera rimozione – del tatuaggio.

-Qual è la prassi che bisogna seguire dopo essersi tatuati la pelle affinché il tatuaggio non si infetti e non dia problemi?
E' importante, al fine di evitare infezioni, eseguire con cura e costanza la pulizia del tatuaggio e chiamare il tatuatore per qualsiasi problema, evitando i consigli di amici e parenti completamente estranei al mestiere. Fondamentale è seguire alla lettera le indicazioni del tatuatore: la cura del tatuaggio costituisce il 30% della resa finale.

-Ci sono zone del nostro corpo che è più pericoloso tatuare rispetto ad altre?
No, nel modo più assoluto. Nessuna zona del nostro corpo è pericolosa, basta eseguire correttamente tutte le procedure.

-Come si riconosce un tatuatore professionista da uno “improvvisato”?
Il cliente deve avere un occhio tecnico nello scegliere con cura il proprio tatuatore, evitando appartamenti di sconosciuti, cantine e luoghi simili poiché si tratta di ambienti non sterili e privi di ogni sorta di permesso e di condizioni igieniche per tatuare. Oltre a questo, posso dire che il tatuatore professionista è anche quello che sa ascoltare il cliente, che sa consigliare senza aggredire e che, chiaramente, sa eseguire bene il tatuaggio che avete scelto. Un bravo tatuatore è in grado di consigliare al cliente le vie migliori per una migliore esecuzione del tatuaggio, in modo da evitare che il cliente sia soddisfatto al momento, ma pentito il giorno dopo. Un tatuaggio ben fatto rimane nel cuore di chi lo fa e nell'orgoglio di chi lo porta.

Di Francesca Ferrandi © Riproduzione Riservata
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