Piano piano si sta provando a tornare alla vita di un tempo: lavoro in ufficio, scuola in presenza, qualche uscita con gli amici. Ma come comportarsi con i nostri amici a quattro zampe che da mesi sono sempre al nostro fianco?

Dopo più di un anno di smart working, Dad e giornate chiusi dentro le nostre abitazioni tutti siamo piuttosto insofferenti tranne i nostri amici animali. Cani, gatti e conigli hanno vissuto questa pandemia in modo completamente diferente dagli umani perché si sono sentiti coccolati e amati ancora di più grazie alla nostra presenza costante.
C'è stato anche un boom di adozioni nei canili e gattili in questi mesi proprio per cercare di combattere la solitudine e lo stress.
Così i nostri amici a quattro zampe che prima del Covid-19 erano abituati a trascorrere tante ore chiusi in casa da soli, si sono ritrovati ad avere sempre compagnia, a passare ore sul divano con noi o a fare lunghe passeggiate quotidiane.
Ma ora che piano piano si stanno allentando le restrizioni, che è possibile uscire di più, tornare in ufficio e a scuola, come si sentiranno cani e gatti? Come possiamo gestire la separazione dall'animale domestico senza creargli eccessiva sofferenza?
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Segnali di disagio
I pet sono animali molto routinari che vivono ogni piccolo cambiamento con estrema sensibilità, tanto che talvolta anche un semplice spostamento dei mobili di casa può creargli stress. Per questo motivo è fondamentale cercare di prevenire alcune situazioni che potrebbero compromettere la serenità dei nostri amici pelosi e prestare attenzione a segnali di disagio con i quali ci comunicano la loro tensione.
In questa fase di “riaperture” bisogna stare particolarmente attenti ricordandosi che cani e gatti, sono come bambini piccoli, detestano cambiamenti improvvisi e hanno bisogno di routine. Se in concomitanza degli allentamenti sociali notiamo che il gatto urina in casa non nella sua lettiera significa che non è a suo agio.
Allo stesso modo i cani abituati a non sporcare che ci fanno trovare al nostro ritorno pipì ed escrementi, oggetti rotti e mangiucchiati o buche nel giardino, ci stanno comunicando qualcosa. Non si tratta di dispetti ma di atteggiamenti che servono a liberare endorfine, le sostanze che li aiutano a stare meglio.
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Come comportarsi?
Secondo recenti studi di etologia punire l'animale di fronte a azioni sbagliata è poco funzionale a bloccare il comportamento errato del pet. Se perciò intendiamo gestire la separazione dall'animale domestico in modo corretto la cosa principale da fare è muoversi gradatamente. Impariamo a dedicargli del tempo prima di uscire di casa, giochiamo con loro, portiamoli fuori, coccoliamoli e facciamo lo stesso al nostro rientro.
Quando poi vediamo che cani e gatti si sono comportati in modo positivo durante la nostra assenza incoraggiamoli con il rinforzo positivo, la tecnica usata anche dagli educatori cinofili che consiste nel dare un premio all'animale quando questo è stato bravo.
Infine ricordiamoci che non sono peluche; sono stati tanto di compagnia e aiuto nei mesi passati ma ora che possiamo uscire non meritano di essere messi in disparte.
La presenza e l'attenzione sono i rimedi migliori se vogliamo che i nostri animali domestici non soffrano e se possiamo portiamoli con noi ovunque, anche al lavoro!