Sono iniziati i negoziati per (ri)portare la pace a Kiev, devastata negli ultimi giorni dalle lotte tra manifestanti antigovernativi e forze di polizia. La ragazza-simbolo degli scontri resterà Olesya, che ha twittato "Sto morendo", coinvolgendo così nelle lotte di piazza anche il popolo dei social.

In Ucraina, all'alba di oggi, sono arrivati i primi segnali positivi, i primi davvero significativi dallo scoppio della guerra civile che stava devastando la capitale. I negoziati per la pace sono andati avanti tutta la notte, alla presenza di diplomatici europei e non. Non si hanno ancora documenti ufficiali che certifichino la tregua, soltanto le rassicurazioni delle ambasciate.
Quel che è certo è che la situazione in piazza Maidan, fulcro della guerriglia tra forze dell'ordine e manifestanti antigovernativi, è ancora tesa. I civili restano accampati nella piazza, ancora appannata per il fumo che resta dopo gli incendi scoppiati nelle ultime ore.
Un tweet per chiedere aiuto
Ogni guerra e ogni battaglia si ricorda con un simbolo: il fiore infilato da un manifestante nel fucile dei soldati per la Rivoluzione dei garofani portoghese, la ragazzina bruciata dal napalm per la guerra del Vietnam, la miss venezuelana traportata morente su un motorino per la rivolta anti-Maduro di questi giorni. Per la lotta in Ucraina, invece, resterà impressa Olesya Zhukovskaya, la ragazza che ieri, ferita negli scontri, ha avuto la forza di twittare un «Sto morendo».
La ventunenne ucraina, giacca da infermiera e telefonino in mano, si trovava tra le barricate di Kiev. E' stata colpita durante gli scontri: l'ultima foto che la ritrae mostra chiaramente la sua ferita al collo, che cercava di tamponare con una mano, mentre con l'altra reggeva lo smartphone. Il suo “grido” d'aiuto ha fatto il giro dei social network, attirando ancor più l'attenzione sui massacri di piazza Maidan, che secondo i manifestanti hanno provocato almeno 100 morti.
«Ferita ma viva»
Le prime notizie davano Olesya per morta. Poi, un altro messaggio sui social ha riacceso la speranza: una delle ragazze del movimento Euromaidan, Kristina Berdinskikh ha postato su Facebook il messaggio « Olesya è viva, attaccata a un respiratore, ma viva ». E poi ancora, una frase per comunicare che l'operazione che avrebbe subito la ragazza sarebbe andata bene. A confermare le condizioni della ragazza è stato poi l'account ufficiale di Euromaidan stesso.