Negli ultimi tempi si parla spesso di rispetto nei confronti di ogni genere e da qui è nata l'idea di creare una desinenza neutra da usare in determinati contesti

Si chiama Schwa,si scrive come una e rovesciata (ə), si pronuncia più o meno come la “u” della parola inglese “about” (tenendo la bocca rilassata e aperta leggermente) ed è il simbolo usato per un linguaggio più inclusivo.
Fino ad oggi quando si scrivevano alcune parole a cui non si voleva associare né il genere maschile né quello femminile, per evitare di escludere le persone gender fluid, venivano usati l'asterisco (*) o la chiocciola (@) .
Da qualche tempo tuttavia la sociolinguistica specializzata in comunicazione digitale ha proposto l'uso di questo simbolo adatto ad indicare un genere indistinto.
Ciò non significa abolire il maschile e il femminile ma dal momento che ci sono persone che sono a disagio o non si riconoscono in questi due generi, può essere corretto trovarne uno neutro che li caratterizzi.
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L'idea della casa editrice e del Comune di Castelfranco Emilia
Sono diverse le realtà che stanno iniziando ad usare lo Schwa; la casa editrice “effequ”, per esempio, ha sviluppato una linea editoriale che utilizza il simbolo (ə) come opzione per indicare un “neutro” o un “generico”. L'intento è rendere i libri dei luoghi accessibili, colorati ed inclusivi proprio come è accaduto nel testo “Femminili singolari” della sociolinguista Vera Gheno che apre la collezione “saggipop”.
Anche il comune di Castelfranco Emilia, in provincia di Modena, in alcuni contesti “più inclusivi” ha iniziato ad usare lo schwa come desinenza finale al posto del plurale maschile universale. Per esempio in un post su fb del 5 aprile 2021 ha scritto «a partire da mercoledì #7aprile moltǝ nostrǝ bambinǝ e ragazzǝ potranno tornare in classe!», invece di dire «molti nostri bambini e ragazzi».
La comunicazione è stata poi spiegata facendo capire che l'intento di tale post è stato quello di usare un linguaggio inclusivo che sostituisce il maschile universale con la desinenza neutra “ǝ”.
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Rispetto e accettazione di tuttǝ
L'idea di utilizzare lo Schwa al posto di una desinenza maschile per i vocaboli che comprendono sia uomini che donne o per indicare le persone che non si riconoscono in un binarismo di genere è una manifestazione di riconoscimento e rispetto di tuttǝ.
La sua maggiore diffusione potrebbe appianare il problema della discriminazione transgender e l'uso di termini non adeguati.
Tuttavia questo segno è ancora sconosciuto alla maggior parte delle persone e non esiste ancora un modo per digitarlo in maniera semplice su smartphone e computer; anche i lettori di schermo e di testo non sentono pronunciare alcun suono e ogni volta che compare lo schwa si sente pronunciare “e-girata”.
Pertanto la strada per una completa inclusione è ancora lunga, ma si possono vedere alcuni piccoli passi.