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Omeopatia: il ministro della sanità Lorenzin scrive la prefazione di un libro sull'omeopatia. Scattano le polemiche

Una apertura all'omeopatia del ministro della salute italiano ha generato polemiche e la pubblicazione di lettere aperte e nuovi articoli, ma cosa è realmente successo?

Omeopatia: il ministro della sanità Lorenzin scrive la prefazione di un libro sull'omeopatia. Scattano le polemiche

In questi ultimi giorni si è tornati a discutere di omeopatia, non tanto della materia in sé ma quanto di posizioni e di opinioni.
Accade che il ministro della sanità Beatrice Lorenzin scrive la prefazione di un libro che tratta di omeopatia (L'elogio all'omeopatia) e così si alzano molte voci, a volte anche urla perché, e queste sono le varie dichiarazioni «si favorisce una pratica non scientifica», si «istiga a non curarsi», addirittura si negano le cure scientifiche.
Tutte queste affermazioni spesso sono solo un polverone, o servono semplicemente per “farsi sentire” ed avere un minimo di visibilità mediatica, oppure non ci è dato sapere perché e quali sono le vere intenzioni, ma una riflessione potremmo farla.



Breve storia
La medicina omeopatica è sicuramente molto più antica di quella allopatica. È una derivazione delle cure naturali con cui l'uomo si è sempre curato sino ai primi anni del '900 quando, grazie anche all'evoluzione tecnologica, è iniziata la medicina allopatica (quella che abitualmente conosciamo). È quindi una cultura quasi millenaria che ha sopperito alla necessità di cure mediche.
Successivamente accantonata, ha ritrovato vita negli ultimi anni, quando semplicemente si è ritornati ad apprezzare, grazie anche alle scoperte scientifiche, le varie proprietà di alcuni agenti naturalmente presenti nel mondo vegetale ed animale.

La “posizione” omeopatica
È importante sapere però quali sono le indicazioni dell'omeopatia, le vere intenzioni che spesso si traducono in un miglioramento della vita del paziente. Chi pratica l'omeopatia, medici e farmacisti, è anche un medico conforme ai canoni della medicina scientifica. Ed è per questo che non parla di sostituzione dell'omeopatia alla medicina canonica, ma di affiancamento. Diffidate di chi si dichiara a favore dell'omeopatia e vi dice o cerca di convincervi che è quella e solo quella che funziona perché non è questa l'idea che seguono i “guru” dell'omeopatia. Uno di questi, Christian Boiron, in qualsiasi dichiarazione e confronto, ed anche nei suoi libri, ha sempre precisato che l'omeopatia è un modo di curarsi che non deve e non vuole escludere altro, è una scelta ma non deve essere esclusiva.



Opinioni sulla polemica in corso
Il direttore generale dell'omonimo gruppo farmaceutico francese è intervenuto anche questa volta illustrando le sue idee, si è espresso andando a sottolineare l'inutilità di queste polemiche: «questa polemica è sterile e non porta a nessun progresso in ambito scientifico, bisogna guardare ai fatti».
Perché seguendo quanto i detrattori dell'omeopatia contestano la mancanza di prove scientifiche, anche la realtà delle cose va valutata.
Non è così anomalo, come è avvenuto in passato, che l'azione di alcuni medicinali non fosse totalmente provata e sicura. Ne è la prova l'indicazione di quelli definiti come “effetti collaterali”, di cui è difficile valutare la probabilità della comparsa. Anche questi sono dei fatti che certamente mostrano che la medicina allopatica è scienza non sempre perfetta.
Continuando nella sua comunicazione alla stampa, Christian Boiron inserisce anche elementi legati al concetto di assoluto, ovvero non è più il momento di classificare tutto bianco o nero, ma è una situazione che viviamo quotidianamente dove le certezze ineluttabili non esistono più.
E questo vale anche per la medicina.



Ricerca come comprensione e progresso
Si inseriscono in questa situazione di scambi di opinioni tra omeopatia e allopatia, anche le ormai arcinote posizioni del Prof Garattini, baluardo dell'anti-omeopatia che rimane sempre stimolo di confronto e di riflessione per Boiron che offre la sua visione della ricerca scientifica: «Stimo molto il prof. Garattini, come ricercatore negli ambiti scientifici in cui ha competenza: purtroppo, fra questi, non figura l’omeopatia. Gli chiesi personalmente anni fa di fare ricerca sui medicinali omeopatici, ma rispose che non era interessato. Un giorno conosceremo il meccanismo d’azione in base al quale i medicinali omeopatici danno prove di efficacia; oggi però credo si debba tornare a pensare che la ricerca non deve dimostrare e convincere, ma deve capire, comprendere, trovare, progredire».

Conclusioni

Se la volontà è quella di andare nella direzione del progresso e non della difesa di semplici posizioni perché non continuare su questa strada evitando sprechi di energia?
Le teorie inossidabili arrivando dagli uomini a volte si rivelano non perfette, il cambiamento e l'evoluzione ha spesso smentito anche molte affermazioni che sembravano indiscutibili.
Il concetto dell'esistenza di molto altro tra il bianco e il nero va valutato sempre con attenzione.

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