E’ mancato nella notte tra il 7 e l’8 Settembre Mike Bongiorno, uno dei più grandi presentatori italiani, uno degli uomini che ha fatto la televisione italiana diventandone il simbolo.

Anche chi sembra eterno purtroppo, ci lascia. E’ accaduto a Mike Bongiorno, ormai un sinonimo di presentatore o di televisione. Ben sessantatré anni di carriera, buona parte dei quali in Italia. Inventore del quiz a premi, un volto che ha fatto compagnia a molte generazioni nonostante siano cambiate moltissime cose in tutti questi anni.
Nato a New York nel 1924 da immigrati italiani, rientrò in Italia verso la fine degli anni trenta, fece la guerra e venne anche arrestato e incarcerato perché partigiano (pur diventando cittadino italiano ufficialmente solo nel 2003); tornò poi nel ’46 negli Stati Uniti iniziando a lavorare in radio. Rientrò in Italia definitivamente nel 1953 per iniziare il suo cammino nel mondo dello spettacolo prima in radio e contribuendo poi alla nascita della televisione italiana (sua conduzione fu la prima trasmissione ufficiale della Rai nel 1954) e anche alla creazione e alla formulazione del telequiz, sino allora completamente sconosciuto.
Per quelli che hanno qualche anno in più, si ricordano sicuramente delle riunioni familiari, prima nei bar e per i più fortunati, a casa, davanti alla televisione in bianco e nero e lui impeccabile che terminava la domanda al campione del momento con “Ha deciso cosa fare? Lascia o raddoppia?”.
In una trasmissione, Fiorello, che ha condiviso con Mike in questi ultimi anni uno spot, lo ha presentato al pubblico con “Signore e signori ecco a voi La televisione italiana” e, infatti, Bongiorno ha presentato “Lascia o Raddoppia” sino al 1959, poi per due anni “Campanile Sera”, dal 1962 al 1967 in sequenza “Caccia al numero”, “La fiera dei sogni”, “Giochi in famiglia” e poi due dei suoi più grandi successi: “Rischiatutto” dal 1970 al 1974 e “Scommettiamo che ?” dal 1976 al 1978. Ne seguiranno altri 17 tra cui “Flash”, “Telemike” e “Tris”. Conduce anche “La ruota della fortuna”, la sua più lunga conduzione di un programma dal 1989 al 2003 da cui transitarono diverse vallette come Paola Barale, Antonella Elia e Miriana Trevisan che hanno poi continuato il loro percorso.
L’ultimo quiz, chiuso nel 2007, fu “Il migliore” dove i concorrenti provenivano da categorie professionali specifiche (insegnanti, ingegneri, piloti, …). Ha anche presentato undici edizioni del Festival di Sanremo oltre ad altre serate a tema.
Quest’autunno avrebbe dovuto cominciare il nuovo quiz RiSKYtutto nella sua nuova avventura con Murdoch. Per quasi trent’anni ha collaborato con Mediaset, per cui aveva lasciato la Rai, iniziando l’avventura della televisione commerciale con Berlusconi nel 1981. A ottantacinque anni aveva ancora volontà e possibilità di mettersi in gioco con SKY.
Giorni fa si trovava a Montecarlo appunto per riposarsi prima di riprendere a lavorare nel ruolo a lui più consono: il conduttore di quiz. Il suo modo di fare diretto e naturale lo ha sempre contraddistinto nel bene e nel male, diventando famoso per molte sue gaffe (vedi “la caduta sull’uccello” della signora Longari), ma anche per la sua spontaneità e sincerità rappresentando così la parte positiva del mezzo televisivo, un uomo che si è sempre assunto le sue responsabilità professionali. Mike non si è mai vergognato di nulla, le registrazioni dei suoi quiz venivano solo eccezionalmente tagliate. Per questo la gente lo ha sempre seguito con piacere, anche solo per una televendita: per gli sponsor è sempre stato un marchio di garanzia.
Purtroppo per un infarto non sentiremo più dire “allegriaaaaa” e per il momento sembra che il suo erede televisivo non sia ancora nato.