Meno (e condiviso) è meglio: la nuova generazione di “non consumatori”.

Chi è la generazione zero?
Esiste una nuova generazione molto attenta ai risparmi, lontana dagli sprechi, dal facile e pericoloso consumismo, con le antenne alzate verso tutto ciò che può rappresentare risparmio, ambiente ecc.
Si tratta di una nuova generazione che in realtà è sotto osservazione da parte di molti “tecnici” tra cui pubblicitari, economisti, sociologi, psicologi ecc.
Amano la tecnologia ma ne fanno un uso attento e consapevole, soprattutto critico, al fine di migliorare il loro tipo di vita, salvando tempo e specialmente denaro. Sono giovani che vogliono vivere per così dire in modo “leggero” senza troppe tensioni, pesi inutili.
Si tratta insomma della generazione del Nuovo Millennio, figli di quei genitori forse più spreconi, più attenti al materiale, al consumo facile perché legati ancora e fortemente al boom economico di qualche decina di anni fa.
Alcuni di questi figli si vogliono decisamente allontanare da quel modello genitoriale che non riconoscono, non riescono a vivere come proprio, son più portati verso nuove mete, meno legate all’avere ma più all’essere.
Rifuggono il modello genitoriale per cercare stimoli e opportunità di ricchezza in altre e nuove forme di “avere”.
Ecco che tv e giornali, quindi i mass media in generale, ne parlano come Generazione Zero, o anche “Grassroot Generation” o ancora come “Generazione Minimalista”.
Una nuova generazione che segue la coerenza, il rispetto per la natura, l’ecologia, l’ambiente, aborre i consumi e gli sprechi, non ha un “manifesto” vero e proprio, ma semplicemente segue scelte oculate e vicine a desideri lontani dal materialismo e dal consumismo.
Se proprio si volesse scegliere uno slogan per meglio raffigurarli e rappresentarli ecco allora emergere quello che dice “Less is more” ovvero “Meno è più”.
Che cosa vogliono in sintesi comunicare al mondo che li osserva e li segue con criticità e interesse?
Semplicemente che a volte si possono compiere scelte nella vita legate alla concretezza e non alla superficialità, allontanarsi da tutto ciò che è superfluo, privo di valori profondi. Non acquistare cose poco utili, ma solo cose davvero essenziali, “sottrarre per aggiungere” soprattutto valore alla vita del quotidiano.
Condivisione
Un altro concetto che questa generazione vuole evidenziare è quello di condivisione, ovvero al possibilità di condividere soprattutto servizi e beni materiali fra tante persone, ciò permette la creazione di amicizia, senso di responsabilità e abbattimento delle spese.
Alcuni esempi di condivisone sono evidenti ad esempio nella diffusione del Bike sharing oppure del car pooling o ancora della condivisione di ambienti di lavoro, il famoso coworking.
Insomma di esempi dati da questa nuova generazione ve ne sono davvero tanti e tutti a dimostrazione di una nuova consapevolezza economica, dell’ingegno messo in pratica per migliorare la vita, per creare nuove forme di economia.
Anche il baratto è ad esempio una forma attuata da questa nuova generazione.
In America si stanno diffondendo diversi blog sui quali è possibile trovare giovani che mettono in rete le loro esperienze personali e dirette, nel condurre una vita minimal e atta a ridurre i consumi sotto tutti i fronti, ne è un esempio www.minimalstudent.com.
Si tratta di una generazione che ha grandi conoscenze digitali, impiegate nel quotidiano per ridurre tempi, spostamenti e spese inutili, basti pensare alla spesa compiuta on-line che abbatte i costi del carburante, o l’acquisto on line di biglietti del cinema, teatro, viaggi in aereo o nave.