Negli ultimi anni la tendenza dei single è quella di acquistare alimenti monoporzione e già pronti. Questi prodotti sono molto costosi e soprattutto non sanissimi dal punto di vista nutrizionale.
Supermercato ore 20.00, qualcuno di voi dirà ore 20.00? Beh molte persone tendono a fare la spesa nei grossi supermercati dopo essere usciti molto tardi dal lavoro, e tra queste persone spesso è possibile trovare i single, che girovagano con i loro carrelli per fare la spesa. All’interno delle loro buste difficilmente troverete “confezioni famiglia”, pacchi giganti di merendine, scorte di latte, kg e kg di frutta e verdura, come invece avrete modo di riscontrare nel carrello delle mamme e dei papà che tra un capriccio e un pacchetto di caramelle riempiono i carrelli fino all’inverosimile.
Da diverse ricerche di mercato e indagini commerciali emerge che la spesa varia moltissimo in funzione del nucleo familiare, quindi nel caso di persone che vivono da sole, avrà determinate caratteristiche; ad esempio è abbastanza diffuso l’acquisto di monoporzioni a partire dalle piccole buste di insalata già lavata, ai prodotti congelati in versione ridotta.
Spesso queste scelte legate ad acquisti “su misura” inducono il consumatore single a una spesa tutto sommato abbastanza cara, poiché le monoporzioni hanno dei costi più alti a parità delle confezioni di formato più grande.
Sarebbe opportuno soffermarsi su diversi aspetti, primo fra tutti quello della convenienza e conseguentemente del risparmio, infatti, a volte basterebbe valutare con attenzione l’acquisto e chiedersi se vale la pena di spendere il doppio per una piccola porzione, quando invece comprando una confezione più grande si risparmierebbe, il trucco è saper amministrare bene il frigo e le soprattutto le date di scadenza.
Un accorgimento è quello di ritornare ai fornelli, spesso si spende molto per piatti già pronti, che in pochi minuti, previa veloce cottura, sono da consumare, senza aggiungere praticamente nulla, è ovvio il vantaggio legato al tempo risparmiato, ma il portafoglio dal conto suo, non può dire la stessa cosa.
Prepararsi una bella spaghettata anche semplice, dà soddisfazione e fa bene all’umore, è bello prendersi cura di sé dedicandosi il giusto tempo in cucina, inoltre esistono delle ricette che si prestano per produrre piatti, che una volta pronti possono essere porzionati e messi nel surgelatore domestico.
I vantaggi sono molti, abbiamo cucinato da soli, siamo stati bravi, ci siamo voluti bene perché abbiamo dedicato del tempo a noi stessi e alla nostra salute, abbiamo risparmiato, e ci siamo organizzati per avere a disposizione poi solo da riscaldare, cibo genuino e creato personalmente.
Direi che è una bella soddisfazione, qualcuno di voi dirà che è molto più semplice acquistare dell’insalata già lavata o delle lasagne solo da far scaldare pochi minuti!
La verdura già lavata ha un costo esorbitante al kg, paragonata alla stessa verdura acquistata da lavare, e poi aggiungo, quale impedimento c’è nel lavarla noi? Penso che tutti siano in grado di lavare due foglie di insalata, riporle in un’insalatiera aggiungere dei germogli di soia, dei pomodorini, delle stuzzicanti olive, dei capperi, o del mais, olio extravergine di oliva e aceto: il gioco è fatto!
Provate a fare un giro al supermercato e confrontate i prezzi dell’insalata già lavata (prendo questo alimento come esempio, ma potete fare l’esperimento anche su tanti altri), allora calcolatrice alla mano: una porzione da 200 grammi di insalata già lavata costa mediamente circa 13 euro al kg, quelle mini da meno di 100 grammi costano circa 16 euro al kg, al mercato l’insalata costa mediamente su 2 euro al kg.
Insomma una notevole differenza, in sintesi cerchiamo di essere un pochino meno pigri e più parsimoniosi, visto il momento economico non fa mai male ne alla salute e neanche al portafoglio.