Il bisogno continuo e mai soddisfatto di rapporti sessuali, è spesso legato al bisogno di conferme narcisistiche e da un disagio interiore che alcune donne si convincono di placare attraverso la sessualità

Nel film Nymphomaniac il regista Lars Von Trier racconta la storia di Joe e del suo rapporto con il sesso da quando aveva 15 anni fino ai 50. Un chiodo fisso che si trasforma in ossessione e dipendenza tanto da portare all'infelicità della protagonista.
Credits: Foto di @Claudio_Scott | Pixabay Una patologia?
La parola ninfomania deriva dal greco Nymphe= sposa e Mania= mania e venne usata per la prima volta dal medico francese Bienville nel suo studio La ninfomania, ovvero trattato sul furore uterino.
Inizialmente considerata una perversione, poi una patologia a partire dal 1992 l'Organizzazione Mondiale della Sanità l'ha inserita tra i disturbi dell'ipersessualità, insieme al suo corrispondente maschile, la satiriasi, per descrivere quella ricerca compulsiva e mai soddisfatta di rapporti sessuali.
Le cause
La ninfomania può avere sia cause psicologiche che biologiche; dal punto di vista organico, può essere scatenata dalla somministrazione di ormoni e da sostanze afrodisiache come la yohimbina, ma anche da alcune malattie che determinano una perdita dei freni inibitori e del controllo degli impulsi. Dal punto di vista psichiatrico può essere la conseguenza di patologie schizofreniche o maniacali che portano a uno scarso controllo della sessualità.
Quasi sempre però, l'ipersessualità femminile è strettamente legata al bisogno di conferme narcisistiche che vengono soddisfatte attraverso le continue conquiste, oppure dal bisogno di dominio e sottomissione nei confronti dell'altro sesso, a causa di problematiche legate all'aggressività nei confronti del padre.
Credits: Foto di @Free-Photos | PixabayUn continuo bisogno di sesso
Le donne che soffrono di ninfomania sono alla continua ricerca di partner sessuali per placare l'insaziabile bisogno di sesso e ciò le porta ad essere disinibite, provocanti e seduttive. Il pensiero del sesso è talmente continuo e costante da danneggiare la vita lavorativa, famigliare e relazionale.
Psicologicamente, però, questa ossessione non ha a che fare con il soddisfacimento fisico, ma con quello psichico e a situazioni di disagio interiore.
Un disturbo che va curato
L'ipersessualità va curata, al pari di altri disturbi compulsivi, come il gioco d'azzardo o lo shopping compulsivo. Le donne che ne soffrono, non sono mai serene e tranquille, ma vivono spesso momenti di malinconia, si sentono irrequiete e in alcuni casi possono sviluppare disturbi della personalità. Quando, perciò, ci si accorge di non ricercare più un partner perché piace, ma solo per soddisfare continui impulsi, è arrivato il momento di rivolgersi ad uno psichiatra o ad un sessuologo che con una psicoterapia mirata, e in alcuni casi dei farmaci, andrà a scardinare l'origine del problema.