La scarsità o l’assenza di desiderio, associate sia alla mancanza di pensieri e fantasie sia alla perdita di risposte ai vari stimoli nell’ambiente erotico, è la più diffusa tra le disfunzioni sessuali della donna.

Mente nell’uomo il calo del desiderio e le disfunzioni sessuali sono piuttosto visibili, nelle donne il disturbo non è altrettanto evidente, ma questo non significa non ci sia.
La sessualità femminile è complessa e presenta molte sfaccettature, per esempio, non è semplice dare una definizione e una misura del disturbo da desiderio sessuale ipoattivo. Secondo il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, DSM IV, consiste nella mancanza di fantasie sessuali e di desiderio di attività sessuale persistente o ricorrente, nell'evitare volontariamente il contatto genitale con un partner. Durante i rapporti sessuali le donne incontrano anche un disturbo dell'eccitazione con incapacità di raggiungere o di mantenere un'adeguata risposta agli stimoli attraverso la lubrificazione e la tumescenza durante il rapporto. Misurare l’entità del disturbo però è tutt’altro che semplice, in quanto, dicono gli esperti, non esiste una frequenza standard dei rapporti sessuali o comportamenti che si possono definire nella norma.
Credits: Foto di @Pexels | PixabayBasi biologiche e patologiche
Nella donna le basi biologiche del desiderio sono da ricercare nei due ormoni: androgeni e estrogeni, e quando uno dei due o entrambi vengono a mancare o diminuiscono la donna può avere un brusco calo della libido. La menopausa chirurgica, il climaterio dovuto all’età, e l’uso di alcuni farmaci ormonali sono la causa di questo problema. Tuttavia molto spesso il motivo correlato al calo del desiderio, è da ricercare anche in alcune condizioni patologiche come la depressione, l’ipertensione e le disfunzioni tiroidee e i farmaci assunti per curarle, possono avere un impatto negativo sulla sessualità della donna.
Altre motivazioni
La nascita di un figlio, i conflitti con il partner, la monotonia coniugale, l’attaccamento fraterno al compagno e lo stress lavorativo e famigliare sono tutti elementi che possono contribuire a spegnere il desiderio.
Le cure
Da qualche tempo c’è una cura farmacologica da concordare con il proprio medico di fiducia che ha lo scopo di ripristinare le basi neurochimiche e endocrine della libido femminile. Vengono usati ormoni estrogeni, progestinici e androgeni che non sempre però danno risultati soddisfacenti. Quando, come spesso accade, la scarsità o l’assenza di desiderio coinvolge anche l’autostima e la relazione con il partner, è opportuno associare alla terapia farmacologica degli incontri individuali o di coppia con uno psicosessuologo.
Credits: Foto di @DanaTentis | Pixabay Un gel per aumentare il desiderio
Da pochi mesi in Italia è possibile trovare un gel lubrificante della Durex, Play O, che grazie alla sua formula aumenta, favorisce e intensifica il piacere femminile. I suoi componenti permettono l’aumento dell’afflusso di sangue al clitoride, aumentando così la sensazione di piacere. Il gel va applicato nella parte esterna della vagina e dopo poco tempo si avverte una sensazione di caldo. Non causa irritazioni e può essere usato quante volte si vuole, sia durante i preliminari che durante il rapporto. Contiene L- Arginino che intensifica le sensazioni create dagli ingredienti Multisensate & Coolact P che aiutano a raggiungere più facilmente l’orgasmo.