Lo yoga si unisce al fitness, con notevoli vantaggi fisici e psicologici.

In città una delle caratteristiche principali che accomunano molte persone è lo stress. Quante volte, infatti, colleghi o amici evidenziano un alto livello di stanchezza non solo fisica ma anche mentale? Ecco allora venire in nostro aiuto un rimedio antico quanto l’uomo: la sua origine risale a centinaia di anni fa, nella lontana India, in cui la disciplina mentale è sempre unita a quella fisica in un binomio vincente di grande equilibrio. Parliamo dello yoga dinamico, anche detto power yoga.
Partendo dalle basi ormai assodate e conosciute dello yoga, in questo specifico caso si apportano delle interessanti e profonde modifiche, quali ad esempio un adattamento dello yoga al fitness, con tutti i vantaggi psicologici e fisici che possono derivarne. È uno yoga potenziato in cui i movimenti sono lenti e calibrati, ma soprattutto accompagnati da momenti di riflessione e di grande introspezione spirituale.
Praticandolo si giunge così ad una maggiore percezione spirituale, ad una più profonda conoscenza del sé, una buonissima tonificazione a livello muscolare, e anche il cuore ne trae sicuro beneficio.
Si lavora molto, inoltre, sul potenziamento della capacità di ascolto, di se stessi prima di tutto: solo in questo modo si potranno ascoltare meglio le altre persone.
Credits: Foto di @AnnemiekSmegen | Pixabay
La respirazione e il diaframma sono educati a lavorare bene, in equilibrio. Con la particolare respirazione pranayama si stimolano i grassi ad essere meglio metabolizzati e ad aumentare in generale il metabolismo.
Solitamente esistono palestre e centri specializzati che offrono questo tipo di yoga a tutti coloro che ne sentono la necessità.
Gli esercizi ovviamente sono diversi, vediamo insieme i principali.
Saluto al sole: si tratta del primo esercizio, serve a rinforzare le ginocchia, le caviglie e le cosce, ottimo per aumentare la concentrazione. Prevede la partenza in piedi, rilassati ma con la schiena bella dritta e le braccia e le spalle rilassate. Le gambe sono unite, il petto deve stare in fuori, i piedi devono bilanciare bene l’intero peso, respirate con calma e in modo regolare.
Saluto al sole, allungamento posteriore: è il secondo passaggio, attraverso il quale si stimola il fegato ma anche i reni, inoltre migliora la digestione. Dalla posizione eretta prima descritta ci si piega in avanti con la schiena bella diritta, gambe tese, le mani devono raggiungere i piedi stando però con il palmo ben appoggiato a terra, affiancando parallelamente i piedi.
Il coccodrillo: è il terzo esercizio, la posizione è quella tipica delle flessioni, le gambe restano ben unite, solo leggermente piegate, le mani sono ben appoggiate a terra e la testa è allineata alla schiena
Il serpente: ultimo esercizio, molto utile soprattutto per chi ha dolori alla schiena, migliora la respirazione e stimola le funzioni renali. Si parte dalla posizione prona, le mani sono poste di lato alla testa, da qui lentamente ci si alza con il busto, lasciando le gambe tese attaccate a terra. Lo sguardo resta sempre puntato in avanti.