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Perché alcune persone hanno la tendenza a sottovalutarsi?

Può capitare a chiunque di valutarsi negativamente in alcune situazioni lavorative, personali e sociali. Quando però le persone cadono sempre nel meccanismo della svalutazione si può entrare in un circolo vizioso pericoloso che porta a non credere più in se stessi e nelle proprie capacità

Perché alcune persone hanno la tendenza a sottovalutarsi?

Che si tratti della sensazione di incapacità di fronte ad un compito nuovo, alla credenza di non riuscire nei propri intenti o di non essere sufficientemente adeguati, la tendenza a ritenersi inadatti è qualcosa di nocivo per il nostro benessere.
Soprattutto quando tali pensieri si ripresentano di continuo e in diverse situazioni significa che i giudizi negativi su se stessi hanno messo radici profonde che possono rovinare l'esistenza.
Sottovalutarsi piano piano porta alla distruzione di tutto ciò che si è costruito e mina l'autostima tanto che le persone si bloccano e non fanno più nulla perché si convincono di non avere le capacità.


Credits: Foto di @352999 | Pixabay
Non sentirsi mai abbastanza
La predisposizione a svalutarsi il più delle volte dipende dalle esperienze passate; se fin da piccoli ci sono state relazioni positive e gratificanti con grande probabilità l'immagine di sé stessi e delle proprie capacità si è costruita in maniera salda.
Se, al contrario, i rapporti sono stati caratterizzati da continue critiche e svilimenti quasi sicuramente si avrà una scarsa accettazione di sé e una bassa stima della proprie capacità.
Così ci si sentirà sempre sbagliati, inadeguati e poco meritevoli di considerazione e con il tempo si faticherà ad agire per paura del fallimento.
Purtroppo però questo pensiero è un gatto che si morde la coda: sottovalutarsi condiziona la capacità di essere obiettivi e quindi cambiano le conclusioni a cui si arriva. Sentirsi inferiori soffoca i sogni, gli obiettivi e fa sprecare le occasioni.
Infine, per la paura di essere giudicati si fanno pensieri che impediscono di costruire rapporti basati sulla fiducia compromettendo le relazioni sociali.

Imparare ad amarsi
Come iniziare a guardarsi con occhi accoglienti e benevoli smettendo di sottovalutarsi e capendo che ognuno ha un proprio valore?
La prima cosa da fare è capire che si è entrati nel vortice della svalutazione e che nessuno, in primis noi, può valutarci per le nostre azioni e performance.
Il nostro valore e il diritto a volerci bene va oltre i difetti, le mancanze, gli errori.
La chiave per iniziare ad amarsi e accettarsi nel bene e nel male è quella di fare esperienza; più si sta nella comfort zone più ci si condanna ad uno stato di immobilità.
Un'altra cosa importante, poi, è non accontentarsi pensando che sia meglio il poco rispetto al nulla; questo pensiero conduce ad una frustrazione perché abbassando i propri standard si va contro le proprie capacità.
E non ultimo bisogna smettere di pensare che il proprio valore dipenda dall'opinione altrui perché quello che conta per essere apprezzati e farsi apprezzare dagli altri è dentro di noi!


Credits: Foto di @2364555 | Pixabay

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