Le persone passano il 30% del tempo a vagare con la mente; viviamo storie d'amore immaginarie, o ci perdiamo senza meta in viaggi che immaginiamo nel dettaglio, proprio come accade nei sogni notturni. Non è mai tempo perso, ma un modo per rilassarci, o provare a proiettarci in esperienze nuove.

A chi di noi non è capitato di leggere un libro e trovarsi alla fine della pagina senza aver capito nulla? Gli occhi puntati sul foglio, ma la mente è andata altrove, scivolando in un girovagare che solo apparentemente è fine a se stesso. In quel momento il nostro cervello non è in stand by, anzi, molti studi hanno dimostrato che durante questi vagabondaggi della mente, l'attività cerebrale è fervida. Infatti c'è una zona del cervello, definita rete di default, che si attiva quando ci distraiamo e che rimane in funzione anche quando siamo a riposo.
Vagabondare con la mente
Secondo ricerche scientifiche ci perdiamo nei nostri pensieri quando siamo rilassati, oppure quando siamo stressati, annoiati o in ambienti caotici. In queste situazioni la mente viaggia dedicandosi alle attività più diverse. Si tratta di una pausa che concediamo al nostro cervello e che offre dei vantaggi, perché facendo fluttuare liberamente i pensieri possiamo far emergere idee valide che in una situazione più controllata avremmo censurato.Inoltre la desintonizzazione della mente può servire per rielaborare, anche inconsciamente, delle esperienze e mettere ordine nei ricordi e nei pensieri.
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I sogni ad occhi aperti
Altro vagabondaggio della mente sono i sogni ad occhi aperti, nei quali ci immaginiamo in una storia d'amore, o in un nuovo lavoro. In questo caso si tratta si esercizi mentali che aiutano a proiettarci nel futuro, a individuare situazioni nuove o trovare delle vie d'uscita da situazioni logore.
Con l'immaginazione possiamo prefigurarci degli scenari incredibili, senza correre alcun rischio. È importante che i pensieri vaghino liberamente, per differenziare questa attività dal pensiero cosciente che si ha con la progettazione.
Fantasticare poi, spesso è un momento di evasione, un modo per scaricare le tensioni a patto di avere come riferimento noi stessi e immaginarci con le nostre caratteristiche senza attribuirci pensieri e emozioni diverse, che non ci rappresentano.
Nel sognare ad occhi aperti le emozioni prevalgono sulla razionalità, e capita che durante i vagabondaggi della mente la mente ritorni a ripercorrere episodi spiacevoli ed emozioni negative vissute nel passato. Questa situazione si definisce “ruminante”.
Prendersi una pausa
Sognare ad occhi aperti serve in primis a rilassarsi, a staccare la spina dagli impegni quotidiani e a concedersi una pausa liberandosi dall'obbligo di relazionarsi con gli altri.
È importante durante la giornata trovare un momento di relax, un luogo tranquillo, mettersi comodi e lasciar fluire il pensiero liberamente. Ciò servirà a rigenerarci e a ricaricare le pile.