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Personalità rigide

Personalità rigide e inflessibili. Chi non riesce ad ammorbidirsi nei confronti degli altri spesso non lo fa nemmeno con se stesso.

Personalità rigide

Persone con un ideale di perfezione molto alto, vedono solo il bianco o il nero, perdonano gli altri, ma non loro stessi. Sono uomini e donne con una personalità molto rigida, quelli che non riescono mai a riconoscere i propri meriti e non vedono le sfumature della vita. Ma cosa si nasconde dietro a questo atteggiamento. Imparare a rilassarsi ed essere più flessibili però, si può, perché la vita non è una gara, ma una strada da percorrere con tranquillità.

Le persone infallibili
È normale e positivo che ognuno di noi abbia un traguardo nella vita, ma dal momento che si è umani talvolta si possono anche commettere degli errori e la meta prefissata può subire dei cambiamenti. Questo però non è normale per tutti, perché le persone poco flessibili e molto rigide non concepiscono l’eventualità di sbagliare mentre si sta svolgendo un compito. Queste persone vogliono sempre dare prestazioni al massimo e se qualcosa va storto non sanno accettare le alternative. Chi è rigido, così, tende a non smuoversi dalle proprie posizioni e a non adattarsi alle varie situazioni e crede di essere apprezzato dagli altri per questa sua caratteristica.

Credits: Foto di @Alexas_Fotos | Pixabay


Persone poco elastiche: perché?

Molto spesso, in certi contesti famigliari, si è cresciuti sentendosi dire “Prima il dovere e poi il piacere”, ma il piacere il più delle volte non arrivava mai, perché si poteva fare ancora meglio il dovere. Chi è cresciuto con un’educazione così rigida, con genitori ossessionati dal dovere, dalla morale e dalle regole, sviluppa poi una personalità poco indulgente con se stesso, e talvolta anche con gli altri. Il condizionamento educativo permane e il passato riaffiora inconsciamente nella frase “mi sentirò bene solo se sarò impeccabile, puntuale e perfetto”.

Riconoscere i propri limiti
Il benessere psicofisico si raggiunge anche grazie alla capacità di essere indulgenti nei propri confronti. Per prima cosa bisogna riconoscere e ammettere la propria rigidità; essere consapevoli è il primo passo per raggiungere un equilibrio emotivo che consente di vivere più serenamente. Fondamentale imparare a perdonarsi, riconoscendo i propri meriti, godendo dei piaceri della vita, notando le sfumature di grigio che si possono creare mescolando il bianco e il nero. Cambiare le abitudini non è semplice, ma si può provare.

Cambiare si può
Diventare più tolleranti, meno esigenti e più flessibili si può. Per prima cosa bisogna tenere un diario su cui annotare ogni giorno almeno 5 cose per cui siamo stati bravi, e 5 che ci hanno fatto piacere. Poi bisogna dedicare ameno mezz’ora al giorno ad attività piacevoli e non che hanno per forza un fine. Infine notare le piccole differenze, tra noi e gli altri; se noi siamo molto pignoli, individuiamo tra amici e parenti chi invece non lo è per nulla. Immaginiamo o tracciamo un’ipotetica linea, dove da una parte ci saremo noi e all’opposto la persona individuata. Impariamo a vedere che tra noi e lei, ci possono essere molte altre posizioni, e che quindi si può imparare un giusto mezzo.

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