Uno stato d'animo simile alla tristezza, ma assai più produttivo, se trasformato creativamente

Diversa dalla tristezza e anche dalla depressione, la malinconia è uno stato d'animo particolare, descritto da Victor Hugo come “la gioia di sentirsi tristi”e può essere definita come il desiderio di qualcosa che non si è mai avuto, ma di cui si sente profondamente la mancanza.
In alcune persone è un tratto preponderante della personalità, mentre in altre caratterizza solo alcune fasi della vita. Comunque sia, non bisogna pensare alla malinconia sempre come qualcosa di negativo, perché può anche essere la base per la creatività.
Una specie di nostalgia
Le persone malinconiche sono spesso chiuse in se stesse, silenziose e tristi per qualcosa che non c'è più o addirittura che non hanno mai avuto. Sono malinconiche coloro che hanno amato, ma non sono stati ricambiati o coloro che hanno vissuto dei momenti che ora non ci sono più.
Non bisogna però confondere la malinconia con la melanconia, che, invece, è una vera patologia psichiatrica caratterizzata da tristezza, ansia e forte disagio.
E, proprio per non cadere nella depressione, chi è triste e malinconico deve cercare di capire questo suo stato e usarlo come punto di partenza per cambiare o creare qualcosa di positivo.
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Non serve se...
La malinconia è uno stato d'animo negativo se porta la persona a rimuginare in continuazione su ciò che non ha più o non ha mai avuto. In questo modo i pensieri girano vorticosamente nella testa, senza però portare ad un punto e soprattutto la persona si isolerà per ore, giorni o mesi, fuggirà dalla realtà e vivrà solo in un mondo fantastico.
Quando è positiva
La malinconia, però, a differenza della depressione può essere uno stato positivo, se lo si sa cogliere e utilizzare al meglio. Chi è malinconico, spesso è anche sognatore e quindi creativo, basti pensare ai numerosi artisti che ci hanno lasciato opere meravigliose, create proprio in momenti di tristezza.
C'è una fase, infatti, in cui ascoltare la tristezza genera energia e la sofferenza si trasforma in creatività.
Inoltre essere malinconici porta l'individuo a ritirarsi in se stesso, ad entrare in contatto con i proprio vissuti e le emozioni e solo in questo modo si può crescere e diventare migliori.
Infine quando si vive una fase di tristezza siamo costretti a rallentare, a fermarci, pensare ma soprattutto a riprendere i ritmi naturali delle cose. Viviamo sempre di corsa, senza in realtà avere il tempo di assimilare eventi e sentimenti: ogni tanto la tristezza ci aiuta proprio a darci un freno per assaporare meglio le cose.
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Come superare la malinconia
Anche se essere malinconici non è un aspetto negativo, quando ci accorgiamo di esserlo in maniera eccessiva è il caso di fermarci e capirne l'origine. Questo è il primo passo per superare la tristezza. Ma cosa ci aiuta davvero a stare meglio?
- Per capire e superare la malinconia può essere utile la scrittura; annotare i propri pensieri, vissuti ed emozioni, ci fa fare ordine dentro di noi.
- Provare ad individuare cosa vorremmo e cosa potremmo fare per realizzarlo, ma anche cosa non ci piace della nostra vita attuale ed eliminarlo;
- Utilizzare la tristezza per dipingere, scrivere, ballare, renderla creativa.
- Cambiare qualcosa, partendo dal piccolo per poi modificare aspetti più grandi.