Non tutti hanno il dono di mantenere la calma e la pazienza anche sotto stress, ma è un atteggiamento utile che si può imparare.

Mantenere la calma quando si è in mezzo al traffico, organizzare la cena tra bambini urlanti, lavatrici da fare e pulizie che ti attendono, inventarsi una nuova vita dopo crisi sentimentali o lavorative. Non si tratta di obiettivi irraggiungibili a patto che si cerchi di applicare un tratto del carattere che ogni persona nasconde nella propria personalità: la pazienza.
A rivalutare questa dote ha provveduto uno psicologo americano che ha svolto alcune ricerche sui suoi studenti, illustrandole nel libro The power of patience: da questi studi emerge che l’aggressività non paga nel lungo periodo, mentre contare fino a dieci è ancora la strategia vincente.
L’impazienza fa male alla salute…
I vantaggi di essere paziente innanzitutto sono riscontrabili sul piano quotidiano e si identificano con una maggior serenità nella vita di tutti i giorni, che si ripercuote inevitabilmente anche su amici, colleghi e famigliari.
Studi scientifici provano che l’impazienza ha effetti nocivi sulla salute delle persone.
L’impazienza è amica dello stress. Chi vive tutti i giorni in uno stato di ansia e tensione è predisposto a un aumento dei battiti cardiaci con conseguente aumento della pressione arteriosa, che può trasformarsi in ipertensione cronica.
Il sistema difensivo dell’organismo si indebolisce sotto la spinta della tensione continua e si corre il rischio di ammalarsi più facilmente. In più la scarsa pazienza provoca continue scariche di adrenalina che possono causare stitichezza e disturbi digestivi.
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… e ai rapporti sociali
Gli svantaggi della pazienza si avvertono anche nei rapporti sociali e nella vita di tutti i giorni: una persona sempre tesa, agitata, incapace di un momento di serenità e relax non suscita simpatie e amicizie. Le persone appaiono nevrotiche e aggressive, caratteristiche negative per costruire dei rapporti interpersonali. Nel lavoro la fretta e l’incapacità di attendere impediscono di valutare obbiettivamente le opportunità migliori e fanno commettere errori e imprecisioni.
Alla fine si innesca un circolo vizioso: l’ansia di fare in fretta e bene alla fine fa agire male.
Anche nei rapporti di coppia l’impazienza è controproducente: può far incappare in storie sbagliate perché la fretta di avere un compagno al proprio fianco pur di non stare soli, non dà modo di valutare se l’altro è davvero la persona giusta per noi. Può inoltre mettere a rischio rapporti ancora agli inizi perché il partner si può sentire soffocato dalle continue richieste e pressioni.
Tra gli amici, l’impaziente è spesso il vulcano di idee della compagnia, quello che propone attività e iniziative sempre nuove. Alla lunga però questo atteggiamento può risultare faticoso e stancante.
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Come ritrovare la calma
Pazienti non sempre si nasce, ma lo si può diventare allenandosi con dei piccoli trucchi.
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tirare un respiro profondo e contare fino a dieci prima di parlare o agire
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notare che corpo e mente stanno meglio quando si mantiene la calma
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evitare di sovraccaricarsi di lavoro: fare troppe cose insieme predispone all’impazienza
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fare un elenco di priorità negli impegni quotidiani e di lavoro
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ricordarsi che il mondo non gira intorno a noi e che si è parte di una comunità costituita da migliaia di individui
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quando si è in ritardo chiedersi qual è la cosa peggiore che può capitare per colpa di quel ritardo
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cercare di essere pazienti prima di tutto con se stessi, non pretendendo troppo.