Mancano ormai poco più di 2 settimane al Natale e tra luci, addobbi, persone elettrizzate che nel traffico della città gioiscono per fare i regali si contrappone una realtà opposta fatta di gente malata o triste che non riesce ad essere felice

Il countdown al Natale è iniziato: le città brillano tra luci e decori, le case sono addobbate con alberi, ghirlande e presepi, nelle scuole manca poco alla recita di fine anno e i negozi si preparano a soddisfare le richieste dei clienti.
Come ogni anno l'atmosfera è carica ma se da una parte ci sono persone felici e gioiose perché tra un po' di giorni scarteranno i regali, si riuniranno con parenti e amici e godranno di questo momento di festa, c'è anche tanta gente che per vari motivi è triste, non riesce a farsi coinvolgere dal clima e vive questo momento afflitto dalla depressione natalizia.
Quindi il Natale è fatto di gioie e di malinconie, perché la vita non è come quella che si vede nei film o negli spot pubblicitari e per chi sta vivendo un periodo difficile non possono essere di certo 4 luci, un panettone e un pacchetto da scartare a cambiare la situazione.
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La realtà
Nella vita vera e reale ci sono persone malate, famiglie che hanno appena subito un lutto, gente povera che non sa come arrivare a fine mese, anziani soli, genitori separati ma anche giovani privati del calore e dell'affetto.
E purtroppo nemmeno un momento come quello che ricorda la nascita di Gesù riesce a risollevare gli animi di chi è afflitto dalla tristezza e dalle malinconie del Natale; anzi il clima festoso spesso fa sentire questi individui ancora più inadeguati, più insoddisfatti e incompleti.
Talvolta non basta un dono sotto l'albero o un brindisi a rallegrare perché è difficile mettere da parte almeno per un giorno i problemi e far finta di essere felici.
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Inutile fingere
È fondamentale che la gente impari a liberarsi dalle formalità, dai doveri e dai luoghi comuni: non bisogna indossare maschere sociali ma accettare che il Natale è fatto di gioie e malinconie, proprio come ogni altro momento di vita.
Quindi chi sta attraversando un periodo infelice e non riesce a festeggiare non deve farlo per forza; le convenzioni e le regole sociali non fanno altro che peggiorare la situazione.
Chi, invece, è triste senza un reale motivo dovrebbe ascoltarsi un po' di più, cercare di capire cosa fa stare bene e cosa no, e poi trovare almeno un motivo per cui è grato alla vita. Bisogna focalizzarsi su ciò che si ha e non su quello che manca perché sono le piccole cose che sommate possono donare la serenità.
Ci sono tanti modi di festeggiare il Natale: l'importante è seguire i propri desideri accettando il momento della vita che si sta attraversando.
Ci sarà chi è felice per la nascita del proprio bimbo, chi festeggerà la promozione lavorativa ma anche chi ha un parente malato o è lontano dalla famiglia per motivi di lavoro o è rimasto solo: in quel caso dovrà “inventarsi” qualcosa di diverso per il 25 di dicembre.