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Fomo: la sindrme di chi è sempre connesso

Fomo è l'acronimo di Fear Of Missing Out, che letteralmente significa paura di essere tagliati fuori, di perdersi qualcosa di importante nel flusso delle informazioni che arrivano dai social network. La conseguenza è quella di rimanere costantemente connessi alla rete.

Fomo: la sindrme di chi è sempre connesso

Secondo gli ultimi dati provenienti dagli Stati Uniti, una persona controlla mediamente il proprio smartphone circa 150 volte al giorno, alla ricerca di notifiche, messaggi e informazioni: in pratica ogni 6 minuti. Coloro che non riescono a staccare gli occhi dal telefonino sono stati definiti malati di fomo, cioè di iperconnettività.

Fomo significa letteralmente “paura di essere tagliati fuori”, ed è quel timore di perdersi qualcosa che appare su facebook o tweetter e che possiamo tenere d'occhio guardando sui nostri telefoni. Una paura che porta a controllare in modo compulsivo il cellulare per vedere cosa accade ad amici, conoscenti e sconosciuti.

Secondo degli studi effettuati dall'università di Oxford, la Fomo è una sindrome che colpisce maggiormente i giovani maschi, e soprattutto coloro che sono insoddisfatti della propria vita.


Credits: Foto di @JESHOOTS-com | Pixabay
Di chi è la colpa?
La maggior parte degli esseri umani sono sempre stati dipendenti dalle relazioni con gli altri; la differenza è che in quest'epoca moderna le tecnologie ci permettono di collegarci in tempo reale e rimanere connessi con il mondo. Tutti i nuovi strumenti, inizialmente, generano comportamenti compulsivi, ma è il tempo e la pratica quotidiana che poi li regolano o amplificano.
Se la dipendenza da internet, aveva allarmato psicologi e sociologi già qualche tempo fa, oggi, con le nuove tecnologie più a portata di mano, come tablet e smartphone, il timore è quello di non riuscire più a controllare questa situazione.

Paura di stare da soli
La fomo, come altre dipendenze, è causata da una sempre maggiore incapacità a stare da soli; rimanendo iperconnessi ai social e a internet si fugge dall'introspezione. Inoltre, le nuove generazioni, hanno sempre più bisogno di essere riconosciute socialmente e questo spiega il continuo postare frasi e immagini per catturare lo sguardo degli altri.


Credits: Foto di @Pexels | Pixabay


Fuori dalla realtà

Quello che si vive on-line, però non è un rapporto vero, perché manca dell'esperienza multisensoriale: sono assenti gli sguardi, i gesti, gli odori, che rendono autentica la comunicazione. Se una serata tra amici stimola le endorfine e attiva le aree del cervello che favoriscono il confronto, rimanere iperconnessi agli smartphone non ha lo stesso risultato.

Come difendersi da questa sindrome
Dal momento che l'uso inadeguato degli smartphone può causare ansia e depressione, per evitare di cadere o uscire dalla sindrome della fomo, bisogna per prima cosa imparare a staccare ogni tanto telefoni e tablet.

In secondo luogo, tratteniamoci dal raccontare foto dopo foto tutto ciò che stiamo vivendo, e ricordiamoci che ciò che vediamo on-line non sempre corrisponde alla realtà, ma a ciò che gli altri vogliono farci sapere e vedere.

Di © Riproduzione Riservata
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