Home » Salute » Psicologia » Ecopsicologia

Ecopsicologia

Siamo tutte foglie dello stesso albero, dalla famosa poesia di Seneca alla nostra società.

Ecopsicologia

Molti di noi vivono costantemente con la netta sensazione di essere e di vivere ogni giorno completamente da soli, pur lavorando magari gomito a gomito con tanti colleghi, pur uscendo a prendere un aperitivo con gli amici, ecc.
La sensazione di solitudine può divenire nel tempo molto forte e ne sono una sorta di cartina di tornasole le numerosissime persone che fanno parte dei social network, in cui ci si cercano contatti, si fa amicizia, si spettegola, l’importante è trovare o ritrovarsi e comunicare meglio se si instaura un rapporto di amicizia.
All’opposto il comportamento umano è spesso “incoerente” poiché in moltissime situazioni preferiamo stare da soli, soprattutto se si tratta di raggiungere un obiettivo lavorativo, ecco allora spuntare la fortissima ambizione, il sarcasmo, la cinicità che spingono l’essere umano a combattere per la “sopravvivenza” fine al potere, al prestigio sociale ed economico. Questa seconda situazione crea nell’uomo emozioni ambivalenti, che possono provocare sofferenza, ottusità, incapacità a cogliere ciò che c’è di vero nell’animo umano, una modalità di visione del mondo molto ristretta.

Credits: Foto di @Bessi | Pixabay


Come diceva Seneca in una sua bellissima poesia e come è sostenuto dalle filosofie orientali, “siamo tutti foglie dello stesso albero”: questo sta a significare che apparteniamo alla stessa pianta e quindi siamo legati tutti dalla stessa linfa, alcune persone raggiungono questa elevata concezione grazie all’illuminazione e, quando si rincarnano, cercano di estendere tali conoscenze a più persone possibili.
Il concetto sopra esposto è tipico della tradizione e religione buddista, che vede tutti noi non come singole foglie ma come una sola chioma di un unico albero, dunque un concetto molto lontano dal pensiero egoista e egocentrico, in cui ciascuno di noi pensa solo al proprio benessere, alla propria condizione sociale ecc. Il nostro è spesso un atteggiamento negativo, poiché ci chiude al resto del mondo, ci fa vivere una condizione di voluta solitudine dalla quale poi paradossalmente vogliamo uscire per soffrire di meno, ci rende piccoli e ciechi ai nostri stessi sensi.
Per fortuna però molti di noi abbracciano o stanno cominciando ad abbracciare la concezione dell’albero e non delle singole foglie, uscendo da questa visione egoistica e spostandosi verso un atteggiamento tollerante e di bene, esteso verso il prossimo; ne sono un esempio la nascita di moltissime associazioni atte a rispondere ad un desiderio sincero di condivisione, di fratellanza, di aiuto reciproco lontano da risvolti economici, ma solo basato su aspetti umanitari. Molte persone s’impegnano nel volontariato e l’Italia è prima tra i paesi europei e tra quelli mondiali per questo fenomeno in crescente aumento, che vede il nostro paese sempre in prima linea ogni qualvolta avvengono catastrofi e cataclismi in tutto il mondo, i nostri aiuti sono tra i primi ad arrivare; questo rappresenta bene il concetto di foglie dello stesso albero!

Credits: Foto di @ROverhate | Pixabay


È un dono di sé stessi a chi ne ha bisogno, è un aprire il proprio cuore e tendere la propria mano verso chi necessaita di aiuto, ascolto e affetto, fosse un uomo come un animale. L’aiuto o l’ascolto è possibile applicarlo a tutti gli esseri viventi, nessuno escluso, anche aiutare un’associazione di volontariato per cani abbandonati è sintomo di sensibilità, così come accompagnare la vicina di casa ultraottantenne a fare la spesa è aiutare con il cuore qualcuno.

Di © Riproduzione Riservata
TAG  psicologia   amicizia  
CONDIVIDI

GOOGLE ADS