Ci sono amici che si lamentano sempre di ogni cosa, come poterli far uscire da questo circolo vizioso?

A tutti capita ogni tanto di lamentarsi, di sfogarsi con l'amica per una cosa accaduta, per poi sentirsi meglio, liberati di un peso.
Però per qualcuno, invece, il lamento non è uno sfogo una tantum, ma un vizio cronico.
E a volte vorremmo proprio dirlo a quell'amica che parla sempre delle cose che non vanno della sua vita, ma da dove cominciare?
Ecco qualche consiglio.
Il bisogno di lamentarsi
Il lamentoso cronico solitamente si avvicina con fare complice, come per affidare all'altro una confidenza, ma poi si lascia andare al bisogno di raccontare le sue mille frustrazioni, usando termini come “mai” o “sempre” e finendo per convincere se stesso e l'altro della gravità di ciò che subisce. Paradossalmente pensa, condividendo le sue lamentele, di liberarsi di un peso, mentre in realtà perde sicurezza perché si convince sempre più di essere impotente.
Dietro all'abitudine di lamentarsi c'è spesso la tendenza inconscia a ripetere una dinamica infantile, quando l'unico modo per attirare l'attenzione era piangere o comunicare la propria infelicità. Da adulti questo meccanismo si esaspera e il bisogno di attenzione si traduce nell'imposizione quasi aggressiva delle proprie lamentele, con il risultato opposto, cioè il fastidio e l'allontanamento di chi è accanto.
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Cosa fare
Ci sono persone a cui è sufficiente trovare un interlocutore qualsiasi per iniziare a snocciolare un lungo elenco di fastidi e noie, con l'aria da cane bastonato. Una tiritera che non ha più fine, e chi sta dall'altra parte non tollera più e si stufa di ascoltare queste continue lamentele. D'istinto si prova irritazione nel sentire per l'ennesima volta la persona lamentarsi e dall'altra parte anche un po' di commiserazione, ma in realtà chi ascolta ha un ruolo fondamentale perché può davvero aiutare il lamentoso a sbloccare il disco rotto e aiutarlo a guardare le cose da un altro punto di vista, a reagire e a riprendere in mano la sua vita in modo meno pesante e drammatico.
Come aiutare l'altro
Per chi ascolta esiste la possibilità di provare ad aiutare la persona amica ad uscire dal circolo vizioso delle inutili lamentele. Per prima cosa bisogna offrire un ascolto sincero e attento, in modo da far sentire l'altro compreso. Quando poi si è sicuri di averlo fatto sfogare sufficientemente si può cominciare a circoscrivere i “sempre” e i “mai” elencati durante la conversazione, chiedendo che cosa è successo in concreto. Chi parla si sentirà spiazzato o enuncerà gli episodi che anche ai suoi occhi sembreranno inadeguati rispetto a quanto detto prima. Se la persona divaga, occorre farle focalizzare il problema.
Nel momento in cui il lamentoso si rende conto che l'entità dei sui problemi è minore rispetto a quanto racconta a sé e agli altri, è il momento di chiedere “Ma tu cosa potresti fare per cambiare le cose?”.
La reazione a questa domanda può essere di vari tipi: imbarazzo, panico o stupore. E a questo punto si può iniziare ad uscire dal circolo vizioso, abbandonare le lamentele inutili e pensare a cosa si può fare concretamente.