Insultare, offendere e deridere qualcuno per il suo aspetto fisico è divenuto per alcune persone una malsana abitudine, condivisa sempre più spesso pubblicamente o in privato. Ma che cos'è questo fenomeno che sta dilagando anche sui social? Chi sono le vittime? E cosa si può fare per cercare di difendersi?

Il termine body shaming può essere tradotto in italiano con “far vergognare qualcuno del proprio corpo” ed un atto perpetrato da alcuni individui che si permettono di commentare, senza alcun filtro, gli aspetti fisici di altre persone.
Le offese e i giudizi negativi possono riguardare il peso, l'altezza, la presenza di acne, la cellulite o il modo di vestirsi.
Questi insulti possono riguardare chiunque: personaggi famosi (recentemente Laura Pausini all'Eurovision è stata vittima di body shaming, come anche Aurora Ramazzotti ed Emma Marrone, per fare qualche esempio) ma anche gente qualunque che viene derisa tramite i social network o anche direttamente di persona.
Gli adolescenti e i giovani sono la categoria maggiormente colpita ma la questione non risparmia nessuno, senza distinzione di genere ed età.
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Le cause
L'intento del body shaming è deridere e insultare gli altri per il loro corpo rendendoli sempre più insicuri.
Chi si diverte a offendere e ridicolizzare, così come accade nel bullismo, solitamente sono persone insoddisfatte della propria vita che scaricano la loro frustrazione e insicurezza sugli altri.
Sono anche persone che talvolta vogliono attirare l'attenzione su di sé e quando le critiche vengono rivolte a personaggi famosi, la motivazione è da ricercare nell'invidia e nella voglia di rivalsa.
Persone poco sensibili e con una vita sociale piuttosto triste e molto tempo da dedicare a offendere gli altri.
Conseguenze
Forse non sempre chi fa body shaming è davvero consapevole delle numerose conseguenze che determinate offese fisiche possono generare. Il più delle volte le vittime si vergognano talmente tanto che decidono di chiudersi in se stesse, non hanno più una vita sociale e questo causa stati di ansia, panico e depressione.
Inoltre la paura legata al senso di rifiuto induce notevoli abbassamenti di autostima con conseguenti problemi alimentari e disturbi mentali.
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Come difendersi
Contrastare il body shaming è fondamentale ma non sempre la legge viene in aiuto perché per essere denunciabili tali offese devono appartenere alla categoria delle diffamazioni e del cyberbullismo.
Pertanto la prima cosa che si deve fare se si è vittime di body shaming è cercare di lavorare sulla propria autostima, non è semplice perché è normale che i commenti altrui ci influenzino, ma è fondamentale.
Solo diventando più sicuri di sé si comprende che la colpa non è di chi subisce ma ad avere un problema è chi sta criticando ed offendendo.
Inoltre lavorando sulla propria sicurezza e accettazione si entra nell'ottica che ciò che dà valore a ciascuno di noi non è l'aspetto fisico ma molto altro.
Infine bisognerebbe educare noi stessi e chi ci sta vicino a praticare il rispetto verso gli altri, a pensare che spesso parole che noi riteniamo insignificanti possono rovinare e ferire le persone.
Impariamo a lavorare sui nostri pensieri e quando ci viene voglia di fare commenti negativi (anche indiretti) pensiamo che in qualche modo stiamo cadendo nel meccanismo del body shaming.