È sufficiente lavare frutta e verdura oppure servono altre attenzioni?

Frutta e verdura sono una fonte fondamentale di vitamine, sali minerali, fibra e acqua e vanno consumati possibilmente di stagione, meglio se biologici e soprattutto ben lavati e puliti.
Spesso i nutrizionisti consigliano di consumare frutta e verdura con la buccia, soprattutto frutti come mele o pere, perché è lì che si concentrano la bontà e i principi nutritivi che le rendono così uniche. È però altresì vero che proprio sulla buccia si possono concentrare parassiti, piccoli insetti, agenti nocivi e, ancora più insidiosi poiché invisibili, pesticidi e anticrittogamici.
Cosa fare per gustare al meglio la frutta e la verdura, ma non incorrere in spiacevoli sorprese che in qualche modo potrebbero avere una ricaduta per la nostra salute?
Credits: Foto di @myriam-potos | Pixabay
Cottura
Una prima soluzione arriva certamente dalla cottura: il caldo distrugge eventuali batteri patogeni e allontana eventuali pesticidi. Come ben sappiamo però proprio con le alte temperature le vitamine perdono di “bontà”, ovvero si perde il loro valore al 100% e si riduce di molto il loro effetto sulla salute, molte di esse si ossidano, infatti, con grande facilità.
Bicarbonato
Il bicarbonato, diluito nell'acqua di lavaggio di frutta e verdura, può diminuire l'eventuale presenza di alcuni fitofarmaci, così come le soluzioni a base di cloruro di sodio. Anch'esso però non è efficace contro tutti i fitofarmaci, ma solo nei riguardi di alcuni, dunque non avremmo risolto in modo completo il problema.
Secondo una ricerca inglese il 20% delle sostanze inquinanti sarebbe in grado di penetrare fino alla polpa del frutto e quindi, sotto certi aspetti non avremmo scampo.
Credits: Foto di @der_mentor | Pixabay
È possibile mangiare la buccia di frutta e verdura in sicurezza?
La risposta, purtroppo, è che non sempre è possibile.
Partiamo dalle mele: su di esse spesso è usata la difenilamina, un fungicida molto discusso e al vaglio attuale da parte dell'EFSA, European Food Safety Authority, e su più fronti ostacolato in Europa; viene spruzzato sulle mele e purtroppo non si rimuove facilmente con il lavaggio. Ecco che in questo caso, per questo specifico frutto, nel dubbio è meglio togliere la buccia.
Mangiate mele intere, senza sbucciarle, solo nel caso in cui provengano da coltivazioni che conosciamo e di cui ci fidiamo ciecamente.
Anche le pere vengono spesso trattate con “bagni” post raccolta di anticrittogamici, è quindi consigliabile sbucciarle, salvo provenienza nota e sicura, come per le mele.
Ciliegie, fragole e uva possono essere invece contaminate da metalli pesanti, i quali però abbastanza facilmente si allontanano grazie a un lavaggio in acqua molto abbondante.
La buccia di arancia, mandarino, pompelmo, limone e degli agrumi in generale è meglio eliminarla, soprattutto da evitare se si vuole grattare su impasti per torte e dolciumi vari, a meno che non provenga da coltivazioni certificate biologiche. La ragione è semplice: per rendere questi frutti molto belli esteticamente spesso si trattano con delle cere che fissano alcuni fitofarmaci eventualmente presenti.
Le patate sono da lavare bene e sbucciare, evitando di cuocerle con la buccia, “alla francese”, poiché la cottura favorirebbe il passaggio verso l'interno di alcune sostanze pericolose per la salute.
Broccoli e spinaci vanno lavati in abbondante acqua perché sono porosi ed hanno come peculiarità proprio quella di assorbire facilmente sostanze dall'esterno.