E' tra le più comuni nelle varie intolleranze alimentari ed impedisce di poter assumere latte e i suoi derivati ed anche le diverse preparazioni che lo contengono

L'intolleranza al lattosio è una delle più comuni intolleranze alimentari. Spesso lo si scopre in tenera età oppure anche in fase ormai adulta.
Ma da cosa è causata? Perché proprio a questo elemento? Esiste un modo per attenuare il problema? Si può guarire? Esiste una predisposizione genetica?
Gli interrogativi sono tanti per una situazione che all'apparenza può sembrare semplice, ma che è comunque gestibile per poter avere una dieta come tutti.
Cosa è e quali sono le cause dell'intolleranza al lattosio
Il lattosio è la parte zuccherosa, composta da glucosio e galattosio, contenuta nel latte e nei suoi derivati. In condizioni normali, nell'intestino sono contenuti degli enzimi che lo sintetizzerebbero, separandolo nelle due sostanze utili, la prima per essere trasformata in energia, l'altra per aiutare la formazione delle fibre nervose importanti in fase di crescita. La mancanza di questi enzimi impedisce la digestione corretta del lattosio.
Credits: Foto di @hnbs | PixabayTipi di intolleranza
Si possono definire due tipi di intolleranza al lattosio, quella più “grave” è la primaria che è causata da un difetto genetico di totale assenza di produzione delle lattasi e compare immediatamente nel neonato. Non si hanno informazioni precise sull'ereditarietà, ma spesso se si ha una predisposizione famigliare e più facile esserne colpiti.
Il secondo tipo è quella secondaria che può essere spesso transitoria perché l'enzima viene a mancare per una perdita temporanea causata da diverse situazioni: una infezione gastro-intestinale, una lesione dovuta a diversificati fattori, oppure un cambio di dieta alimentare. Può anche succedere che l'intolleranza compaia con l'età, ovvero, lentamente la produzione di lattasi si azzera e spesso la celiachia non registrata va a generare anche una intolleranza al lattosio.
Sintomi
I sintomi causati da questo tipo di problema possono essere estremamente diversificati: meteorismo, flatulenza, dissenteria, ma anche nausea, stanchezza eccessiva, senso di pesantezza prolungato. In alcuni casi sono anche stati riscontarti fenomeni di cistite e di infezione alle vie urinarie. Questi sintomi compaiono quando si assume qualsiasi alimento che contenga lattosio, dal latte a formaggi freschi, ma anche yogurt o gelato, panna e burro.
Come si diagnostica
Se si ha il sospetto di avere questo tipo di problema, è indispensabile fare un breath test (o test del respiro), è un esame specifico che analizza la produzione di idrogeno a seguito di assunzione di lattosio.
Credits: Foto di @tookapic | PixabayCome si cura
Se è una intolleranza al lattosio primaria è indispensabile eliminare dall'alimentazione i prodotti con questo elemento e ripiegare su alternative similari che non contengono la sostanza incriminata, ormai i derivati dalla soia vanno a coprire la necessità di latte e suoi derivati. Se invece siamo di fronte ad un problema di tipo secondario, è possibile reinserire nella propria dieta poco alla volta prodotti con lattosio. In questo caso alcuni derivati, come i formaggi stagionati, non generano la problematica.
Curiosità
Le popolazioni indiane d'America come anche gli asiatici in genere le popolazioni ove la presenza di mucche che producono latte è inesistente da secoli o dove non è nella cultura alimentare il latte (eschimesi, aborigeni australiani, africani bantù, cinesi e tailandesi), risultano essere intolleranti totalmente al lattosio.
Tra i mammiferi che producono latte, includendo anche gli umani, il latte prodotto durante l'allattamento è quello con il più alto contenuto di lattosio rispetto agli altri, quasi un 30% in più del latte vaccino.