Una voglia improvvisa che vi fa attaccare frigo o dispensa alla caccia di qualcosa da mettere sotto i denti: ecco l'attacco di fame

A volte capita di arrivare a casa stanchi dopo una giornata di corse a zig zag tra figli da accompagnare a scuola, danza, calcetto e poi via al lavoro e poi ancora via a fare la spesa; la stanchezza si trasforma spesso in vera e propria fame, per cui il frigo o la dispensa rappresentano una sorta di “isola felice” verso la quale dirigerci e calmare gli attacchi di fame !
Vi è differenza tra appetito e fame?
Gli attacchi di fame possono cogliere anche all'improvviso, ci si sente spinti da una sorta di forza interiore quasi implacabile verso la ricerca smodata di “qualcosa di buono” che, a seconda delle personali esigenze e abitudini ma soprattutto gusti, potrà essere ad esempio del cioccolato, dei biscotti, un pezzo di focaccia o di pizza, della frutta secca, oppure la Nutella ecc.
La fame e l'appetito rappresentano due impulsi diversi: quando si avverte la fame si cerca di riempire lo stomaco con quello che si trova, vale quindi qualsiasi tipo di cibo purché soddisfi l'impulso primario e atavico. L'appetito invece è la ricerca di qualcosa di più preciso, maggiormente definito, non è esattamente qualcosa che serve per nutrire, ma più una voglia particolare di qualcosa di sfizioso che in quell'esatto momento “appare” nella mente e mette in una condizione di ricerca il corpo.
L'attacco di fame si posiziona come una sorta di via di mezzo tra la fame vera e propria e l'appetito, la spinta non arriva dallo stomaco come per la fame ma dal cervello, e la scelta è a volte casuale.
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Cosa spinge verso l'attacco di fame?
L'attacco di fame è una delle modalità che la mente utilizza per rispondere ad un bisogno inconscio, che si basa sul soddisfacimento arcaico a cui il cibo offre una risposta/gratificazione.
Il bambino ha fame in modo assoluto e il cibo offerto prima dal seno materno e poi sostituito da altri cibi è la risposta assoluta e totalmente carica di soddisfacimento. Il latte materno soddisfa e dà piacere, inoltre tranquillizza il bambino che si sente, in questo modo, amato.
Bisogno di latte e biscotti?
Il latte è un puro richiamo al mondo dell'infanzia, è bianco, cremoso, puro, cercarlo insieme ai biscotti molto spesso attraverso degli attacchi di fame potrebbe rappresentare inconsciamente una difficoltà ad accettare determinate responsabilità che magari con fatica si portano avanti.
Bisogno di sgranocchiare?
La ricerca e “l'attacco” verso cibi croccanti, quali ad esempio i cracker, le patatine, le schiacciatine, a volte sono scelti durante un attacco di fame da chi vorrebbe trovare uno sfogo alla propria aggressività, ma in un certo qual modo si contiene. Il salato è anche sinonimo di “essere grandi” infatti dal momento dello svezzamento in poi il bambino si avvicina al salato e diventa appunto grande, cercare il salato significa anche cercare il cambiamento, la trasformazione, la crescita.
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Bisogno di cioccolato?
La ricerca intesa come attacco verso il cioccolato, se questo poi è fondente è di chi ha le idee chiare, anche a livello di colore (colore scuro), è un modo per fuggire da tutto ciò che rappresenta la quotidianità e la fuga verso un mondo sconosciuto, ovvero l'inconscio; è anche di chi fondamentalmente è abbastanza aggressivo (il cioccolato è duro e va ben masticato), mentre preferire il cioccolato al latte o quello bianco è tipico di persone più dolci, che richiamano in questo modo il loro lato infantile e piccolo.
Bisogno di masticare sempre?
Le gomme di masticare in borsa danno l'opportunità a chi le ha di masticare spesso, quasi “ruminare”, accentuando una ricerca di tranquillità, un modo per cercare la calma magari proprio in momenti di stress, come quando si era piccoli che si cercava il ciuccio per quietare il pianto.
Cosa fare con gli attacchi di fame?
Assecondarli, cercando però di non esagerare, soprattutto se si hanno dei chili di troppo, evitarli sarebbe difficile e deleterio, meglio cercare di capire il motivo che spinge a questa ricerca di cibo magari in momenti particolari della giornata, cercare di costruire un'alimentazione il più equilibrata possibile, in modo da distribuire bene le diverse calorie nell'arco della giornata, evitando di avere poi fame o appetito in maniera incontrollata o arrivare ai pasti con lo stomaco eccessivamente vuoto.