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Siamo tutti un po' meteoropatici

Umore instabile, ansia, mal di testa, respiro affannoso e stanchezza: c’è chi ogni volta che cambia il tempo, si sente male. Perché e cosa possiamo fare?

Siamo tutti un po' meteoropatici

Il cielo si fa grigio e qualcuno cade in depressione; soffia il vento e qualcun altro è teso come una corda di violino, o c’è chi diventa nervoso e ansioso se minaccia temporale. Questi e tanti altri sono i sintomi tipici di una sindrome chiamata meteoropatia.

Se un tempo le persone che soffrivano di questa sindrome erano una piccola percentuale, oggi si è diventati più sensibili ai capricci del tempo, e sembra che l’aumento sia legato ai ritmi di vita frenetici e allo stress ambientale e sociale cui si è sottoposti.

L’aspetto psicologico

Il nostro organismo reagisce ad ogni mutamento, anche a quello climatico, con stress, e se come spesso accade non si dispone di necessari tempi di recupero, tutto questo è negativo sia a livello psicologico che psicosomatico. Così si crea un disagio che prima il corpo e poi la psiche non riescono ad assorbire. In questo modo una banale stanchezza si trasforma in senso di inadeguatezza che a sua volta diventa ansia e influisce negativamente sulla percezione di sé e delle cose che si devono fronteggiare quotidianamente.


L’aspetto biologico

Secondo la biometeorologia a causare i malanni di cui si è parlato è innanzitutto un difetto del sistema di termoregolazione situato nel cervello; da qui nasce l’incapacità dell’organismo di adeguarsi alle improvvise variazioni climatiche e il manifestarsi di disagi più o meno accentuati. I bruschi cambiamenti del clima si accaniscono sulla produzione ormonale e sulle difese immunitarie dei soggetti più sensibili, il cervello capta questi messaggi e li smista verso le ghiandole principali che inibiscono gli ormoni come serotonina, tiroxina, adrenalina. Seguono vere e proprie tempeste ormonali che si traducono in sintomi neurovegetativi: irritabilità, nervosismo, eccitabilità, palpitazioni, mal di testa, gambe pesanti e respiro affannoso.



Credits: Foto di @srz | Unsplash

L’identikit del meteoropatico
Pare che le persone più sensibili alle bizzarrie del tempo siano le donne e gli anziani e tutti coloro che sono tendenzialmente nervosi, psicologicamente rigidi, controllati e razionali. Si tratta di persone che non amano lasciarsi andare, sono poco disposti a sognare e vogliono controllare ogni cosa, clima compreso! Coloro che ad esempio, non sopportano il vento che scompiglia i capelli, è perché temono si scompiglino anche i pensieri, i sensi: il vento fa sognare e trasporta, ma se noi ci opponiamo e irrigidiamo allora diventiamo nervosi e ansiosi.

Cosa fare

Non è semplice curare questi disturbi, la cosa da fare è cercare di rimettere in funzione il sistema di termoregolazione inceppato. Utili possono essere le ginnastiche vascolari idriche che consistono nel passare gradatamente dall’acqua calda a quella fredda (in piscina o nel bagno di casa) in modo da abituare l’organismo ai mutamenti repentini di temperatura. Ben vengano anche i rimedi naturali come l’assunzione di sali minerali. Infine è importante imparare ad “abbandonarsi” anche con l’aiuto di agopuntura, shiatsu e massaggio ayurvedico.

Di , © Riproduzione Riservata
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