La menopausa non è una malattia ma una delicata fase di passaggio dove equilibri ormonali si intrecciano con i bilanci personali e la malinconia può trovare sfogo in libertà e prospettive finora ignorate

La menopausa è un processo fisigico in cui cambiano gli equilibri ormonali e di conseguenza quelli che fino ad allora era stati i costanti processi del corpo; tuttavia è sbagliato considerare la fine del ciclo riproduttivo come una malattia. Bisognerebbe iniziare a vedere la menopausa come un periodo di cambiamento della vita di ogni donna con aspetti positivi e negativi. Nel momento in cui la donna smette di essere fertile può accusare alcuni disturbi: alcune persone si sentono piene di vitalità e vivono questo momento come una liberazione. Per altre, invece, non avere più il ciclo mestruale, oltre a causare disturbi fisici non indifferenti, lascia una sensazione di vuoto e tristezza.
Menopausa: cos'è e come affrontarla
- Che cos’è: l’arresto fisiologico dell’attività ovarica e quindi delle funzioni riproduttive
- Età media in sui si manifesta: la media italiana è 50 anni e 8 mesi. Solo nell’1 % dei casi la menopausa arriva prima dei 40 anni e il 25% tra i 40 e i 45 anni.
- Sintomi più frequenti: nella maggior parte dei casi la menopausa viene anticipata da un periodo chiamato pre menopausa, caratterizzato da ciclo irregolare, marcata sindrome premestruale, tachicardia, vampate notturne, disturbi di ansia, depressione, calo del desiderio e secchezza vaginale. Chi presenta questi disturbi, lanche se ancora in giovane età, dovrebbe controllare l’ormone FSH. Se questo è superiore a 30 mU/ml, significa che si potrebbe andare in menopausa presto.
- Esami consigliati: in menopausa è consigliato un esame della densità ossea, uno ginecologico una volta all’anno e la mammografia ogni 2 anni. Con la sospensione del ciclo il test dell’FSH è l’unico che può confermare la menopausa vera e propria.
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Liberazione o perdita di qualche cosa?
Il sangue mensile è vissuto spesso come simbolo di femminilità, fertilità, sessualità e la mancanza del ciclo può determinare un senso di forte perdita, in una società in cui è difficile accettare di avere dei limiti. Per di più nella nostra epoca la vecchia è assolutamente demodé, quindi la menopausa (che segna il passaggio dalla giovinezza all’età di mezzo) viene facilmente vissuta come una perdita di valore personale e sociale.
A questa reazione psicologica si sommano i malanni biologici; senza ormoni, infatti, un terzo delle donne si sente uno straccio, spossate dalle vampate e dall’insonnia che si ripercuotono negativamente sull’umore e sulla sfera sessuale.
Ci sono però anche tante “menopause felici”; sono quelle di donne che colgono il sapore migliore di ogni stagione della vita, donne che hanno una buona vita di relazione, con partner, figli o amici e conducono una ricerca spirituale in cui sperimentano nuove forme di espressione e gratificazione.
Nell’inconscio femminile c’è la potenza di una forza creatrice che può emergere solo se iniziamo ad ascoltarci, se smettiamo di correre, se rovesciamo l’ordine delle cose e svestiamo i ruoli primari di madre o donna in carriera e diamo attenzione ai nostri desideri più profondi.