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Meditare allunga la vita

Recenti studi hanno dimostrato come le comuni tecniche di rilassamento aumentino la sopravvivenza dei soggetti colpiti da tumori. Pare che il 90% delle donne che (a 5 anni di distanza dall’operazione al seno) hanno curato lo stress siano sopravvissute, rispetto al 78% di quelle che non hanno usato tecniche di rilassamento

Meditare allunga la vita

Quando c’è una diagnosi di tumore, le persone devono gestire una serie di eventi stressanti che spesso, in una persona malata, non fanno altro che peggiorare la situazione. Oggi si sa con certezza che è possibile ridurre drasticamente il carico di sofferenza con interventi di gestione dello stress, la cui efficacia è verificata da studi clinici controllati.


La meditazione

Le persone che seguono dei corsi antistress mostrano un minore carico di depressione, ansia e stress, paura di recidive e al tempo stesso si sentono più energiche e hanno uno stato di salute migliore. L’ipotesi per spiegare l’efficacia della gestione dello stress nella cura dei tumori, si basa sul ruolo squilibrante dell’eccesso di cortisolo prodotto sotto stress sul sistema immunitario. Le donne che hanno seguito, dopo l’operazione di un tumore, programmi di meditazione e yoga, non solo hanno ridotto l’ansia e la depressione, ma hanno avuto una diminuzione del livello di cortisolo. In più i programmi di tecniche meditative correggono lo squilibrio immunitario causato dall’eccesso di ormoni dello stress, riportandolo a condizioni simili a quelle di persone libere dalla malattia.


Credits: Foto di @yogagenapp | Unsplash
Come funziona
La meditazione viene individuata come il mezzo più idoneo a concentrarsi esclusivamente sulle esperienze del momento e sul tempo presente, senza lasciarsi condizionare negativamente dal passato o dalle preoccupazioni per il futuro, che in un soggetto malato sono davvero angoscianti e provocano uno stress mentale non trascurabile.

Una seduta a settimana
Il programma prevede una seduta a settimana di un’ora e mezza circa per i primi quattro mesi e poi una seduta mensile per altri otto mesi. In totale quasi 40 ore di lavoro. In ogni seduta vengono praticate tecniche di rilassamento profondo e discusse strategie di soluzione dei problemi sia di natura psicologica, sia pratica, come la gestione del dolore, la fatica, il lavoro. Nei gruppi di ricerca, gli operatori hanno prestato attenzione anche al cambiamento di vita delle persone, sollecitando l’inserimento nella quotidianità dell’attività fisica, della buona alimentazione e delle tecniche meditative.

I risultati
Sono state fatte delle verifiche a distanza di due anni dall’inizio della malattia e si è notato che le persone che avevano frequentato il programma di gestione dello stress hanno avuto una minore frequenza di recidive e una maggiore sopravvivenza rispetto alle persone che avevano fatto solo i classici controlli medici.

Di © Riproduzione Riservata
TAG  meditazione   stress   ansia   yoga  
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