I massaggi linfodrenanti sono una valida tecnica per contrastare la ritenzione idrica e gli inestetismi della cellulite. Vediamo come agiscono sul corpo

Pelle a buccia d’arancia di qua, accumulo di grasso di là: quale donna non si è mai lamentata di avere la cellulite? L’insorgere della cellulite dipende da diversi fattori: il sesso, la razza, la familiarità, gli ormoni, l’assunzione di farmaci, la cattiva alimentazione o la sedentarietà. In ogni modo la causa della cellulite è da ricondurre ad un’alterazione del microcircolo. In condizioni ottimali, le cellule adipose funzionano da riserva di energia per l'organismo, che brucia grassi ogniqualvolta abbia necessità di combustibile.
In caso di cattiva circolazione questa "riserva" diventa difficile da utilizzare. Il rallentamento del flusso sanguigno modifica l’equilibrio del sistema venoso e linfatico (la linfa raccoglie le scorie dell’organismo e scorre in canali del sangue): il drenaggio dei liquidi in eccesso e delle scorie diventa difficile, questi si accumulano nei tessuti adiposi. Numerosi sono i rimedi per prevenire o attenuare la cellulite: fare sport, eliminare fumo e alcool, bere molta acqua, curare l’alimentazione. La battaglia va combattuta su più fronti e con molto impegno, ci vuole una strategia completa che comprende anche trattamenti localizzati, sia di tipo estetico che di tipo medico, fino alla chirurgia per i casi più "gravi" e irriducibili.
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Nel campo estetico il massaggio, basato su manipolazioni e frizioni, è un ottimo rilassante che aiuta a ridurre alcuni scompensi dell'organismo causati dallo stress e dall'ansia che contribuiscono indirettamente alla comparsa della cellulite. Un metodo più specifico ed efficace per far fronte alla ritenzione idrica è il massaggio linfodrenante: serve a riattivare la circolazione linfatica, responsabile appunto dello smaltimento delle tossine dell'organismo. Si basa su manipolazioni che hanno il compito di convogliare la linfa dagli arti inferiori verso il tronco. Questa funzione può essere svolta meccanicamente con l’aiuto di un macchinario: le gambe vengono inserite in gambali che drenano i liquidi e riattivano la circolazione gonfiandosi e sgonfiandosi ritmicamente, premendo e rilasciando così la zona interessata. Si tratta di pressoterapia.
Un altro metodo linfodrenante è l'elettrostimolazione, ginnastica passiva che, in caso d'impossibilità a praticare una costante attività fisica, può rappresentare una modesta alternativa. Naturalmente non può sostituire del tutto il movimento attivo, che potenzia l'apparato cardiovascolare e aumenta il metabolismo basale.
Recentemente è nata una nuova tecnica: l'Endermologie, che consiste in un "massaggio" computerizzato eseguito per mezzo di un manipolo dotato di rulli mobili che sollevano, spremono e comprimono la cute, permettendo un buon rimodellamento della silhouette. Nessun metodo di linfodrenaggio è efficace come il massaggio drenante manuale: il massaggiatore lavora inizialmente sui linfonodi (che si trovano ad esempio nella zona inguinale), in modo da svuotarli facendo convogliare i liquidi contenuti verso l'apparato renale. A questo punto i linfonodi sono pronti a "ricevere" i liquidi che verranno drenati con la fase successiva del massaggio. L'esecuzione del massaggio deve essere delicata, armonica, ritmica e la pressione esercitata deve essere estremamente delicata. Uno degli effetti più immediati di questo trattamento anticellulite è la necessità di urinare spesso. La seduta può durare anche un’ora e mezza a seconda delle parti da trattare. I massaggi linfodrenanti devono essere effettuati da persone esperte: molti centri estetici effettuano questo tipo di massaggio ma il vero specialista è il fisioterapista.
La seduta costa circa 50 € e per avere un risultato bisognerebbe farne 2 a settimana per almeno 5 settimane. Oltre alla cellulite il linfodrenaggio è un valido supporto per varie indicazioni terapeutiche: offre un valido aiuto in tutti quei casi in cui occorra migliorare l'immunità locale, come nei casi di acne, ferite e nei casi di infezioni alle vie aeree (tonsilliti, faringiti, sinusiti) e per le persone affette da diabete. Il linfodrenaggio è controindicarlo in caso di malattia varicosa, problemi di reni, problemi di cuore.