Pianta molto usata in campo erboristico per la cura di acne, eczemi, macchie della pelle e bruciature. Vediamo insieme le sue proprietà

La calendula appartiene al genere delle Asteraceae, è una composita erbacea, la sua origine è sia europea che del Nord Africa, ma in parte anche dell’Asia Meridionale, di cui fanno parte più di 20 specie di tipo sia annuale sia perenne.
Quella che tutti noi conosciamo è la calendula Officinalis, chiamata anche non botanicamente calendola oppure Fiorrancio, si tratta di una pianta rustica, che cresce anche in maniera inselvatichita, sia in pianura che in collina fino a quasi 600 metri.
Il fusto è angoloso, i fiori sono grandi come le margherite, mentre le foglie si presentano di colore verde chiaro, molto tenere e delicate e dalla forma abbastanza lunga.
Il colore dei fiori può variare dal giallo, arancio molto brillante, da apprezzare nella stagione estiva fino quasi all’autunno. Ne esistono di tipologie basse , quasi nane con fiori molto grossi e particolarmente colorati.
E’ una pianta ideale per rallegrare angoli al’interno di giardini, per creare lunghe bordure fittamente colorate, ma anche da utilizzare come fiore reciso per composizioni cromatiche varie.
Dal punto di vista medicamentoso è una pianta dalle interessanti virtù, molto studiate e conosciute, ad esempio tra le sue peculiarità quelle di avere effetto cicatrizzante e antispasmodico, il suo decotto è utile per chi evidenzia problemi gastrici, quali ad esempio l’ulcera gastrica. Può essere di aiuto anche per alleviare i dolori tipici del ciclo mestruale, e per regolare il flusso. In alcuni preparati antistaminici è presente per mitigare le allergie indotte dalla polvere e dagli acari, in persone predisposte e sensibili a questa problematica.
Credits: Foto di neelam | Pixabay
A livello dermatologico viene impiegata sottoforma di polvere inserita in creme, per problemi di tipo acneico, ma anche per semplici brufoletti o per eczemi, e per le macchie sempre della cute. Se vogliamo avere sempre alla porta di mano un preparato molto semplice per ustioni o bruciature, sarà sufficiente lasciare 50 grammi di fiori secchi in sospensione in una bottiglia contenenti 500 grammi di olio.
Utilizzata anche a livello ginecologico come ingrediente per detergenti intimi, e invece sempre per uso esterno, per impacchi per disinfettare e lenire infiammazioni.
Ritornando alla sua coltivazione, è possibile dire che è una pianta che ama le posizioni soleggiate e il terreno ben drenato e morbido, soffice. Si moltiplica per seme nella stagione estiva, la fioritura avviene in autunno e in inverno. I semi possono essere raccolti al termine della fioritura direttamente dalla corolla, si presentano con una tipica forma a “falce”, ideale per auto impiantarsi, una volta naturalmente caduti al suolo, in modo del tutto autonomo.
A casa una volta seminati nei vasi, ricoprire i semi con un centimetro di terra soffice e esporre il vaso verso Sud, quando la piantina spunta dal terreno è facilmente riconoscibile poiché assomiglia un pochino al quella di girasole, con le due foglioline lunghe dalla caratteristica forma lunga.
Il profumo dei fiori è particolarmente balsamico e delicato, i principi attivi in essa contenuti sono rappresentai da : steroli, caroteni, flavonoidi, alcoli e xantofille.
A livello di concimazione, è una pianta che ben gradisce il fosforo e il potassio.
La calendula è una pianta che non richiede tantissima acqua, anche in questo caso, come per altre piante, evitare il ristagno e il terreno troppo umido, che comprometterebbero la salute della pianta stessa.