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Attacchi di panico

Il cuore che incomincia a battere più forte del normale, una sensazione di paralisi in tutto il corpo, sudori freddi e senso di svenimento, ma soprattutto paura di morire. Quello che si è vissuto è stato un attacco di Panico!

Attacchi di panico

Che cos’è il Disturbo da Attacchi di Panico
Il disturbo da attacchi di Panico (DAP) è caratterizzato da forti crisi d’ansia somatica o psichica con timore di morire, impazzire o perdere il controllo. Gli episodi ricorrenti o brevi di angoscia acuta, si manifestano in modo inaspettato e senza un apparente legame con eventi ansiogeni esterni.

Nel 60% di coloro che soffrono di questo disturbo, il panico si accompagna ad agorafobia, e il soggetto teme di trovarsi in luoghi o situazioni dalle quali sarebbe difficile o imbarazzante allontanarsi, o nelle quali potrebbe sentirsi intrappolato e impossibilitato a ricevere aiuto in caso di crisi. Ne conseguono così comportamenti di evitamento (chiudersi in casa, o evitare molte situazioni), oppure di rassicurazione (farsi accompagnare da qualche persona, tenere con sé oggetti particolari o accertarsi che ci siano farmacie o ospedali in zona).

I sintomi
Il Dap è caratterizzato da improvvise crisi di malessere che si accompagnano spesso a:
-    ansia
-    palpitazioni,
-    vertigini,
-    sensazione di soffocare e difficoltà a deglutire
-    dolore al torace
-    disturbi addominali
-    vampate di caldo, brividi e sudorazione
-    senso di svenimento e di perdere l’equilibrio
-    annebbiamento della vista
-    irrigidimento degli arti
-    sensazione di irrealtà con distacco dall’ambiente circostante e testa confusa
Il momento della crisi è solitamente beve, dura pochi minuti o secondi e raramente più di mezz’ora. I sintomi descritti possono comparire singolarmente o associati tra loro in modo differente. Se la crisi è intensa il paziente si rivolge al medico o al pronto soccorso oppure si sottopone ad un check up per il timore di essere affetto da una malattia cardiaca, cerebrale o di altra natura.  Talvolta la crisi è seguita da una fase post critica di stanchezza, spossatezza, tensione interna con malessere che può durare anche molte ore.

Credits: Foto di @benwhitephotography | Unsplash
L’ansia anticipatoria
Un tipo di ansia differente da quella acuta dell’attacco, è l’ansia anticipatoria, uno stato di allarme che dura a lungo e spesso precede le crisi crescendo lentamente, talvolta fino a raggiungere un’intensità tale da provocare sintomi fisici simili a quelli dell’attacco. A differenza del panico che una volta iniziato fa il suo corso, l’ansia anticipatoria può essere controllata allontanandosi dalla situazione che casa disagio, chiedendo rassicurazione o assumendo ansiolitici.

Cause e fattori scatenanti
Frequentemente la prima crisi si verifica durante o dopo un periodo di stress, dopo uno shock emotivo o fisico, un lutto. È comunque presente una predisposizione congenita al disturbo, altrimenti si può verificare una crisi sporadica ma non insorge il disturbo vero e proprio.

Terapia
Per chi soffre di attacchi di panico, la terapia dovrebbe essere combinata:
- cura farmacologica, che si è dimostrata molto efficace
- Terapia comportamentale, che consiste nel porre l’individuo nella situazione che egli tende ad evitare fino a desensibilizzarlo, riducendo così l’ansia anticipatoria e l’evitamento fobico.
- Approccio combinato, ovvero la combinazione delle due terapie precedenti.

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