Alchechengi, il frutto che somiglia ad una ciliegia e che è così bello che sembra finto

Marianna Di Pilla  | 09 Giu 2024

L’Alchechengi è il frutto di una pianta dai fiori bellissimi ed eleganti. Si tratta di una bacca dalle dimensioni di una ciliegia di color arancio, rosso o verdastro.
L’alchechengi è una pianta dai fiori così eleganti e belli da sembrare quasi finti. Sembrano piccole lanterne sospese tra le foglie verdi, manca una piccola luce e poi evocherebbero le famose luci al di fuori dei ristoranti cinesi.
Ed è proprio dalla Cina che viene questa pianta, anche se in realtà secondo alcuni botanici sarebbe originaria dell’America del Sud o del Giappone.
Si tratta di una pianta annuale appartenente alla famiglia delle Solanacee. È una bacca rossa, gialla o arancione grande quanto una ciliegia, dalla membrana sottile che la protegge che si chiama calice. La membrana non è commestibile, a differenza del frutto che peraltro ha un sapore poco zuccherino e non molto succoso, presentando un retrogusto leggermente acidulo e astringente.

1 Come curare la pianta

Alchechengi, pianta
Alchechengi, pianta
Il fusto dell’alchechengi è abbastanza flessibile e può raggiungere una lunghezza di circa 70 centimetri, le foglie sono lievemente appuntite e coperte da un a delicata peluria. Si può coltivare sia in vaso sia in terra piena, e il suo scopo è quello puramente decorativo in autunno, stagione in cui raggiunge il massimo della sua bellezza.
Sono bellissimi i terrazzi in cui tra i tanti colori autunnali spunta anche l’arancione dell’alchechengi legato a una particolare pigmentazione, ma altrettanto belle le composizioni di fiori in cui si abbinano questi con altri fiori colorati.
Il terreno che richiede questa pianta è in realtà molto semplice a livello di composizione, vive bene anche in bo schi umidi o accanto alle siepi e cresce fino a circa 100m mt s.l.m.
Dal punto di vista dell’esposizione predilige una posizione non diretta ai raggi solari, meglio quindi metterla al riparo dal sole diretto.

2 Alchechengi: consumo, conservazione e consigli per un corretto acquisto

Alchechengi, consumo
Alchechengi, consumo
Per acquistare dei frutti buoni, è necessario prima di tutti sceglierli sodi, sani e dal colore uniforme, se in commercio si trovano ancora all’interno del loro calice questo dev’essere friabile, infatti sarà il segno della giusta maturazione.
Prima di tutto è necessario togliere la membrana, lavare il frutto con attenzione, soprattutto nella parte in cui è attaccato il peduncolo, poiché qui si potrebbero annidare sporcizia e una particolare sostanza resinosa.
Solitamente il frutto si cuoce, ma è possibile anche consumarlo crudo, ad esempio unito ad altri frutti in saporite e colorate macedonie, alcuni lo aggiungono alle insalate miste, sorbetti, crostate o gelati.
Si tratta di un frutto ricco in pectine, ecco perché è indicato per una buona resa di marmellate, gelatine e confetture in generale, ottimo anche da solo per spremute.
L’alchechengi è un frutto che non dura moltissimo, al massimo per 48 ore ma solo se conservato in frigorifero, meglio proteggerlo con un panno di cotone. È possibile anche congelarlo, ma prima ricordatevi di e liminare i calici.
Se invece acquistate i frutti acerbi è possibile farli maturare in casa, sarà sufficiente lasciarli a temperatura ambiente.

3 Caratteristiche nutrizionali dell’Alchechengi

Alchechengi, caratteristiche nutrizionali
Alchechengi, caratteristiche nutrizionali
Dal punto di vista nutrizionale è un frutto ricco di ferro, provitamina A, ricchissimo in vitamina C (come l’acai), niacina, ha proprietà diuretiche, antireumatiche e si usa per abbassare la febbre.
Ecco la sua composizione per 100 grammi di prodotto:

  • Acqua 85%
  • Proteine 2 g
  • Grassi 0,7 g
  • Zuccheri 11 g
  • Calorie 53
Marianna Di Pilla
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