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Risotto veg al profumo di bosco

Autunno tempo di funghi. Ecco un risotto profumato con protagonista il Porcino. Semplice da realizzare, perfetto per ogni occasione e tutti i palati!

Risotto veg al profumo di bosco

Se i funghi e in particolare i Porcini sono la vostra passione, questo risotto è il primo piatto che fa per voi! Semplicemente trifolati, o protagonisti di secondi, questo alimento porta davvero l'autunno in tavola! Preparare il risotto che vi proponiamo, adatto anche a chi segue una dieta vegetariana, è molto semplice e il successo sarà assicurato. Qualora non disponeste del "re" dei funghi, andrà bene sostituirlo con altri più facilmente (ed economicamente) reperibili, importante è seguire la ricetta step by step. Buon appetito!

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Ingredienti (per 4 persone)

250 g riso Carnaroli
400 g funghi Porcini
10 pomodorini
1 ciuffo prezzemolo fresco
2 spicchi d'aglio
q.b. peperoncino fresco
8 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 litro e 1/2 brodo vegetale
q.b. sale


Preparazione

Soffriggere l’aglio a pezzetti con un po' di peperoncino e abbondante prezzemolo. Mescolare e coprire per 10 minuti sempre con il fuoco al minimo. Unire i funghi, precedentemente puliti e tagliati. Mescolare per far amalgamare bene il condimento. Cuocere con fuoco vivace per 2 minuti, quindi abbassare la fiamma al minimo, coprire la padella e continuare la cottura ancora per altri 5 minuti.

Aggiungere i pomodorini tagliati a pezzetti. Mescolare e continuare la cottura per un paio di minuti senza coperchio.
Versare il riso. Mescolare, a fuoco vivo, per farlo rosolare bene. Aggiustare di sale e continuare a mescolare fino a quando non si asciuga tutto il sughetto (circa 3-4 minuti).

Versare 2 mestoli di brodo bollente e mescolare fino a far asciugare il brodo. Ripetere l’operazione più volte fino a ultimare la cottura (circa 15 minuti). Spegnere il fuoco ma continuare a mescolare ancora un paio di minuti per amalgamare gli ingredienti.

Curiosità
Qual è il recipiente ideale per un risotto doc? C’è chi preferisce la pentola di rame, chi la “classica” casseruola inox più larga che alta e con fondo triplo, chi un’ampia padella da mettere sul fuoco su una retina frangifiamma. È la pentola di ghisa, però, a garantire un risultato perfetto: l’assorbimento e il rilascio del calore sono lenti ed omogenei, non si creano zone surriscaldate e il riso cuoce uniformemente senza bruciarsi o attaccarsi. La ghisa, inoltre, non si raffredda quando si aggiungono ulteriori ingredienti e prosegue in modo uniforme ed omogeneo la cottura.

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