Tra i tanti sistemi di cottura, quella a vapore è tra le migliori senza ombra di dubbio. Adatta per tutte le età, dai bambini agli anziani, rende i cibi leggeri e digeribili, mantenendo tutte le loro proprietà praticamente intatte

Nella cottura a vapore il cibo è cotto attraverso l’utilizzo di particolari pentole o strumenti, anche molto semplici ed economici, basandosi sul naturale principio del calore e dell'umidità provenienti dall’acqua portata ad ebollizione; in tale modo i cibi non hanno un contatto diretto con la fiamma o con l’acqua e la temperatura è sempre inferiore ai 100°.
Quali sono i vantaggi?
In questo modo sali minerali e vitamine non si perdono poiché, a differenza della cottura diretta in acqua, non migrano in essa, ma restano inseriti nella componente tessutale, sia essa vegetale o animale, del prodotto in oggetto.
Si ha la possibilità quindi, di consumare un prodotto veramente molto dietetico e particolarmente sano, facile da digerire, adatto per tutti quelli, che per ragioni di dieta ferrea o molto più semplicemente per scelta di alimentazione light, decidono di adottare tale cottura su carne, pesce, verdure ecc.
Credits: Foto di @mikhail-nilov | Pexel
Che cosa usare per cuocere a vapore un alimento?
Le possibilità commerciali sono diverse, partendo dalle scelte più economiche: quelle che ad esempio uso personalmente e trovo perfette sono rappresentate dai cestelli in bambù. Hanno un costo assolutamente sostenibile, esistono in varie misure, normalmente sono venduti in numero di tre (modello matrioska a incastro uno nell’altro) e l’importante è definire e decidere per ogni cestello uno specifico uso. Mi spiego: quando si cuoce a vapore del pesce, l’odore resta comunque in parte anche nel cestello, per questo motivo quel cestello non è indicato per cuocere poi della verdura. L’importante è dunque differenziarli.
Ci sono poi dei cestelli di acciaio, adattabili al diametro di diverse pentole o casseruole, anche questi sono abbastanza economici.
Si può però optare anche per la scelta più tecnologica e in cui s’investe qualche soldino in più: le vaporiere. Ce ne sono di moltissime marche famose, con medesimo funzionamento, la differenza tra una vaporiera e l’altra sta negli scomparti (alcune hanno due altre tre scomparti sovrapponibili), nei timer di programmazione, nel design, nella capacità (cioè il contenuto potenziale che possono ospitare per la cottura) ecc.
Quando tutto ciò non esisteva, si usava il semplice piatto fondo appoggiato sulla pentola brontolante di vapore, magari sollevato grazie all’ausilio di due mestoli di legno, che evitavano contatto diretto del piatto con l’acqua calda sottostante.
Credits: Foto di @Alice Cheung | Pixabay
Consigli pratici
Tenete sempre sotto controllo il livello dell’acqua che sta bollendo, non deve essere troppo poca, ma neanche troppa e toccare il cibo.
Coprite sempre con un coperchio (ma ciò vale per tutti i tipi di cottura, al fine del risparmio di tempo e di denaro).
Evitate di sovrapporre e far cuocere alimenti con sapori molto diversi, se ad esempio decidete di cuocere del salmone, non posizionate al piano di sopra un cestello con dei finocchi.
La cottura a vapore è ideale per verdure praticamente di tutti i tipi, anche quelle più concentrate come fibra, ad esempio broccoli, cavolini di Bruxelles ecc. Ottime le patate, lasciate comunque la buccia, consiglio valido anche se decidete di bollirle nel modo classico, poiché la buccia permette di non non intaccare l’amido e le vitamine. Sistemate le verdure quando l’acqua ha già preso a bollire, non prima. Noterete che la verdura cotta a vapore ha il suo bel colore naturale e non sbiadito o più scuro della verdura bollita.
Per il pesce sono ideali, e belli anche dal punto di vista estetico, i tranci, che con questa cottura restano perfettamente compatti e sodi. Potete aggiungere all’acqua tutte le erbe aromatiche che desiderate, che “magicamente” le passeranno con i loro effluvi al pesce.
La carne, è invece un alimento così ricco di succhi, che con questa cottura andrebbero persi; meglio allora optare per cotture classiche, come arrosto, alla griglia o alla brace ecc.