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Caffè: la bevanda più amata dagli italiani

Pianta molto bella e bevanda apprezzata in tutto il mondo

Caffè: la bevanda più amata dagli italiani

L'origine del caffè non è ben precisa, ma è sicuramente da fare risalire a molto tempo fa.
La leggenda araba vuole che l'arcangelo Gabriele l'abbia offerto per la prima volta niente meno che a Maometto in persona, ma sembra già citato anche da Omero, come bevanda mista a vino che Elena offre a Telemaco.
Si narra anche di un giovane pastore yemenita che vive in un convento e scopre un giorno che le capre selvatiche del suo gregge sono particolarmente irrequiete, di notte non dormono e di giorno nemmeno, continuano a gironzolare saltellando sulle rocce delle colline. Il muftì del convento allora gli suggerisce di controllare cosa fanno durante il giorno le capre e soprattutto cosa mangiano. È così che il giovane pastore arriva ad una bella pianta a lui conosciuta, piena di frutti simili a piccole ciliegie, che raccoglie e porta al muftì. Le assaggia ma non son particolarmente buone, allora ne fa un infuso e rimane sbalordito dal risultato: ecco che nasce il primo caffè.

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La pianta del caffè è comunque originaria dell'Africa: Somalia, Etiopia e Abissinia sono le terre che la ospitano e da qui, attraverso i tragitti delle carovane, passano il deserto e arrivano fino in Medio Oriente. Nello stato turco questa bevanda acquista grande valore poiché dà vigore ai soldati, che effettivamente realizzano il sogno di un grande unico Islam e conquistano Siria, Mesopotamia, Moldavia, Transilvania, Ungheria, Serbia , Bosnia, Crimea, Egitto, Algeria. Il caffè, pur conosciuto e già gustato anche in Europa, rimane però una bevanda “infedele” musulmana, gli europei se ne approprieranno del tutto soltanto dopo la sconfitta dei grandi turchi a Vienna nel 1863.

Da qui ogni paese ne farà una sua versione, che ancora oggi effettivamente esiste, grazie alla grande versatilità di quello che prima era soltanto un semplice infuso: il caffè turco o greco, molto polveroso, il caffè viennese con la panna, l'espresso italiano, il lungo e molto forte caffè americano.

Se nel XVII e XVIII secolo era considerata in Europa una bevanda quasi diabolica, che dava dipendenza e veniva venduta in farmacia, è nel XIX secolo che viene sdoganata e nascono le prime caffetterie, come luogo di incontro di artisti, filosofi ed intellettuali. In Italia compaiono i famosi caffè Florian a Venezia, Cova a Milano o Greco a Roma.

Il caffè
Pianta del caffè e coltivazione

La pianta del caffè è la Coffea Arabica, della famiglia delle Rubiaceae, coltiuvata ai giorni nostri in Asia, Africa e America. È una pianta sempreverde tipica di tutti i paesi a clima tropicale ed ha foglie ovali allungate molto belle e decorative dal colore verde scuro.

Il caffè
I fiori sbocciano in estate, sono bianchi e profumatissimi, hanno 5 petali che li fanno assomigliare ad una stella e crescono raggruppati in grappoli.
I frutti invece sono bacche rossastre, simili a piccole ciliegie, che contengono due semi ciascuna, ovvero i chicchi che tutti ben conosciamo.
Questa pianta ama la luce ma non il sole diretto e ha bisogno di frequenti annaffiature poiché ama l'umidità, anche se non i ristagni d'acqua.
Ne esistono moltissime qualità, la più famosa delle quali è la moka, orginaria dell'Arabia, che ha chicchi giallo scuri.
I frutti vengono raccolti, lavorati e poi sottoposti a torrefazione e tostatura, le cui altissime temperature fanno caramellare gli zuccheri contenuti nei chicchi e carbonizzare parzialmente la cellulosa, da qui il classico bel colore marrone scuro.

Proprietà del caffè
Il caffèIl caffè torrefatto contiene:

  • 1-2% di caffeina e un altro alcaloide
  • 1% di trigonellina
  • vitamina PP
  • 0,1% di caffeone, un olio volatile
  • 11% di proteine
  • 15% di grassi
  • sali minerali, come potassio e cellulosa

Ha basso valore nutritivo, senza l'aggiunta di zucchero.
Il caffè svolge un'azione benefica e blandamente eccitante delle funzioni psico-fisiche, agendo quindi sul sistema nervoso centrale permette una maggiore attenzione e memoria.
La caffeina viene utilizzata in medicina in caso di collassi cardiocircolatori perché ha la capacità di aumentare la frequenza dei battiti cardiaci.
Il caffè può anche attenuare il mal di testa, poiché è vasodilatatore e leggermente antidolorifico. Inoltre fa digerire a fine pasto, poiché favorisce i movimenti intestinali ed è diuretico.
Attenzione però a non esagerare con la quantità di questa bevanda, benefica se assunta nelle giuste dosi, ovvero all'incirca tre tazzine al giorno.

Varietà di caffè

Oltre al caffè classico è ormai molto diffuso il caffè decaffeinato, che ha soltanto una quantità minima di circa 1,5 gr di caffeina per tazzina ed è consigliato a chi soffre di insonnia o ha problemi cardiaci.
Per evitare totalmente la caffeina potete optare per i surrogati del caffè, estratti da altre piante, come ad esempio: il caffè d'orzo, il caffè di frumento, il caffè di malto o il caffè di cicoria (molto diffuso durante la guerra). Sono adatti anche ai bambini.
Mentre invece fate attenzione al caffè solubile, da alcuni considerato più blando di quello macinato, poiché non è così: è estratto di caffè essiccato e ridotto in polvere, oppure liofilizzato, ed ha tutte le proprietà di contenuto, effetti ed aroma del caffè normale.

Il caffè
Consigli per riconoscere e fare un buon caffè
Oggi esistono molte macchine per caffè espresso, che lo fanno quasi come al bar, buono e con la tipica cremina in superficie. Se però siete dei puristi e apprezzate la classica moka, provate questi trucchi per ottenere un caffè migliore:

  • Utilizzate un'acqua buona, quella del rubinetto se non eccessivamente calcarea, o anche quella della bottiglia
  • Mettete un granellino di sale grosso nell'acqua
  • Macinate all'ultimo i chicchi di caffè, aggiungendo una mandorla

Inoltre, per verificare che il caffè sia fresco e buono, se è in chicchi lasciatene cadere uno per terra, dovrà rimbalzare poiché elastico, mentre se è in polvere versatene un cucchiaino in un bicchiere colmo d'acqua, dovrà galleggiare.

Di Ilaria © Riproduzione Riservata
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